il Punto Coldiretti

Il Messico proibisce alla Monsanto la semina della soia transgenica

Il Messico proibisce alla Monsanto di coltivare soia Ogm dopo che le colture transgeniche hanno causato danni alla produzione di miele. A svelare la storia è il quotidiano spagnolo El Pais con un articolo sui problemi provocati a oltre 11mila produttori del paese centramericano.

La Corte Suprema del Messico ha invalidato mercoledi’ scorso il permesso che il governo messicano aveva concesso alla Monsanto per la produzione di soia transgenica nel sud-est del paese. L’autorizzazione, tuttavia, e’ stata sospesa solo temporaneamente: la Corte ha chiesto di organizzare una consultazione tra i membri delle comunita’ indigene colpite nel Campeche e nello Yucatan. L’argomento considerato valido dalla Corte e’ stato che il permesso rilasciato dal Sagarpa, l’entita’ dipendente dal governo messicano deputata a tali questioni, non ha preso in considerazione il diritto di consultazione da parte delle comunita’ indigene che sono risultate coinvolte. La coltivazione di soia Ogm in queste regioni colpisce la produzione di miele in questa zona regione, di cui il 90% viene esportato in Europa. Una sentenza dell’Unione Europea nel 2011 ha interrotto la vendita di questo prodotto perche’ mostrava tracce di polline Ogm ed e’ stato allora che gli apicoltori hanno deciso di promuovere il ricorso legale che e’ stato deciso questo mercoledi’. La Corte messicana ha ordinato l’immediata sospensione della semina della soia su 253.500 ettari, i cui permessi sono stati concessi l’11 maggio 2012, ancora sotto il presidente Felipe Calderon Hinojosa, il predecessore di Enrique Pena Nieto. Durante il governo di Calderon, nonostante la sentenza gia’ emessa dalla UE, e’ stata approvata la semina piantagione di oltre 30mila ettari di soia geneticamente modificata (il precedente permesso era per 7.200 ettari). La Costituzione messicana e la Dichiarazione delle Nazioni Unite sulla sicurezza dei popoli indigeni obbligano i governi a consultare ed informare gli apicoltori e gli agricoltori colpiti da una decisione di questo tipo. Nel caso del governo messicano, come la Corte Suprema ha stabilito, non e’ stato cosi’. La coltivazione di soia Ogm provoca danni perche’ gli insetti che si dirigono a raccogliere il polline trovano prima le colture geneticamente modificate e quindi trasferiscono (il polline Ogm) al miele. Il sapore,’ particolarmente specifico a causa della quantita’ di fiori e frutti, risulta così danneggiato dal prodotto della Monsanto. Le persone colpite dalla semina della soia transgenica sono piu’ di 11.200 produttori che sono il sostentamento di circa 25mila famiglie. Nella regione si producono, per ogni ciclo, circa diecimila tonnellate di miele. (…) A seguito della sentenza, alcuni membri della Ong che rappresentano le comunita’ indigene (come Greenpeace, Indignacion e Litiga Ole) hanno detto che, oltre al danno economico rappresentato dalla semina della soia Ogm nella regione, la presenza del diserbante glifosato rappresenta un rischio per la popolazione perche’ e’ ritenuto una causa di cancro. L’avvocato delle comunita’ indigene, Jorge Fernandez, ha anche detto che la decisione del tribunale non copre i danni ambientali causati dalle attivita’ della Monsanto in questa regione. La Monsanto ha detto attraverso un comunicato che rispetta la decisione della Corte e aspetta lo sviluppo della decisione. [Veronica Calderon, quotidiano]

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