L’Ue espande le superfici vitate per soddisfare la crescente domanda cinese e statunitense
A partire dal prossimo anno, i produttori vinicoli europei potranno aumentare il loro raccolto, stando alle nuove disposizioni normative dell’Unione Europea, volte a consentire ai 28 paesi membri di conservare la propria quota all’interno del mercato del vino, e di soddisfare la crescente domanda internazionale. Ad annunciarlo è un articolo apparso sul portale Europeonline. Da tempo, ormai, le tradizioni regioni produttrici di vino, in Spagna, Francia e Italia, si trovano a dover far fronte alla concorrenza proveniente da paesi come l’Australia, la Nuova Zelanda, l’Argentina, o gli Stati Uniti. Ma le rigide normative dell’Unione Europea hanno comportato una forte limitazione della produzione. In base alle nuove disposizioni, che entreranno in vigore a partire dal 1° gennaio del 2016, i produttori vinicoli potranno aumentare la dimensione dei loro vigneti nella misura massima dell’1% l’anno. "Il nuovo sistema offre la flessibilita’ necessaria affinche’ il settore vinicolo europeo possa gradualmente espandere la produzione, in risposta alla crescente domanda mondiale", ha dichiarato Phil Hogan, commissario europeo all’Agricoltura. Secondo un recente studio, l’Unione Europea sta perdendo posizioni all’interno dei principali mercati vinicoli mondiali, mentre, nei prossimi dieci anni, il consumo dovrebbe registrare una forte impennata in tutto il mondo. Gli aumenti maggiori sono previsti in Cina e negli Stati Uniti. |
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