il Punto Coldiretti

Embargo russo, un flop le prime misure Ue anti-crisi

Dopo la delusione per i magri effetti delle misure Ue per la crisi di pesche e nettarine, peraltro attivate in ritardo, ecco la conferma della scarsa efficacia dei provvedimenti comunitari per prevenire e gestire le crisi di mercato.

La Commissione europea ha informato che, relativamente alle domande di aiuto presentate ai sensi del Reg. Ue n°932/2014 (il primo regolamento sull’embargo russo, sospeso per eccesso di richieste, sostanzialmente a causa delle richieste polacche), saranno liquidate pratiche per solo 37.298.960 euro in tutta l’Unione, rimanendo molto lontani dall’importo stanziato, pari a 125.000.000 euro.

L’Italia aveva presentato richieste per 1.326 tonnellate di prodotti ortofrutticoli, pari ad un importo di 458.863,65 euro. La Polonia, in conseguenza di difficoltà di varia natura, legate anche agli obblighi di imballaggio e presentazione dei prodotti, riceverà meno di 26 milioni di euro, con una forte riduzione rispetto agli importi richiesti in precedenza, importi che avevano portato alla sospensione del suddetto regolamento.

E’ palesemente evidente che queste misure non sono adeguate per affrontare le crisi di mercato di prodotti deperibili come quelli ortofrutticoli, men che meno per gestire le conseguenze di fatti di natura politica, con risvolti economici, come l’embargo russo.

 

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