Ortofrutta, ok al decreto sulla quarta gamma ma manca l’origine
Il Ministero delle Politiche agricole comunica che è stato emanato il decreto interministeriale sulla commercializzazione dei prodotti ortofrutticoli di quarta gamma, le cosiddette “insalate in busta”. Il provvedimento definisce i parametri chimico-fisici e igienico-sanitari del ciclo produttivo, del confezionamento, della conservazione e della distribuzione dei prodotti ortofrutticoli di quarta gamma, nonché i requisiti qualitativi minimi e le informazioni che devono essere riportate sulle confezioni a tutela del consumatore, oltre a prevedere l’utilizzo obbligatorio di imballaggi ecocompatibili. La norma è stata adottata di concerto con i Ministri della Salute e dello Sviluppo economico, per dare pratica attuazione alla legge 13 maggio 2011 n. 77, recante "disposizioni concernenti la preparazione, il confezionamento e la distribuzione dei prodotti ortofrutticoli di quarta gamma". Coldiretti denuncia però che nel provvedimento manca l’obbligo di etichettatura di origine, creando una disparità di fatto con i prodotti di prima gamma. Le insalate in busta, la quarta gamma, sono percepite dai consumatori come insalate allo stato naturale che hanno un servizio aggiunto, essendo lavate e confezionate, e non si capisce perché non debba essere previsto, come nel caso delle insalate in cespo, l’obbligo dell’etichettatura di origine. L’Unione Europea, che si è opposta all’obbligo di etichettatura di origine che era originariamente previsto nel decreto italiano, ha perso ancora una volta l’occasione per portare trasparenza sui mercati e per tranquillizzare i cittadini rispetto al fatto di non essere in balia delle multinazionali della triangolazione. |
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