Da bonus 80 euro effetti sulla spesa alimentare
Sarà la spesa in alimentari e bevande a beneficiare maggiormente dell’aumento dei consumi determinato dal bonus di 80 euro in busta paga di determinate categorie di lavoratori dipendenti, disoccupati e cassintegrati che destinano una quota rilevante delle proprie disponibilità economiche proprio all’acquisto del cibo. Ad affermarlo è la Coldiretti sulla base di uno studio effettuato in colalborazione con Ixè. Quasi un italiano beneficiario su cinque (18 per cento) del provvedimento lo utilizzerà per fare la spesa o mangiare fuori. Un comportamento che dovrebbe contribuire ad invertire la tendenza dei consumi alimentari nel secondo semestre dell’anno dopo che all’inizio del 2014 sono ulteriormente crollati gli acquisti delle famiglie che dicono addio dalla pasta (-5 per cento) all’extravergine (-4 per cento), dal pesce (-7 per cento) alla verdura fresca (-4 per cento) nei primi due mesi rispetto allo stesso periodo del 2013. Nel 2014 si è toccato il fondo con i prodotti della dieta mediterranea che sono quelli a subire il maggiore taglio della spesa alimentare che in media è stato pari al 2 per cento e non ha risparmiato nessun prodotto della tavola, secondo le elaborazioni Coldiretti su dati Ismea relativi al primo bimestre dell’anno. L’effetto più eclatante della riduzione del potere di acquisto degli italiani è infatti stato il taglio nei consumi alimentari che sono tornati indietro di oltre 30 anni sui livelli minimi del 1981. |
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