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Forum Cernobbio, Passera: “Da Coldiretti un modello per l’Italia”

“Raddoppiare la presenza sui mercati internazionali ed agire sui meccanismi dell’internazionalizzazione attraverso la semplificazione e una nuova capacità produttiva”. Sono questi per Corrado Passera i punti su cui il Governo, e di riflesso l’Europa, dovranno lavorare nei prossimi mesi: “Sono pochi i settori che di fronte alla crisi hanno reagito come l’agricoltura in termini di imprenditorialità, di innovatibilità e dinamismo. In pochi ci si aspettava che potesse arrivare da qui una dimostrazione che si può fare occupazione, rete, innovazione, crescita in anni in cui assolutamente crescita non c’è stata. Una capacità di innovare che non è stata solo tecnica, ma sociale e di presenza sul territorio”. “L’agricoltura può crescere – ha ribadito – anche sul mercato interno. Ma il grande spazio è quello di conquistare il mondo. Possiamo raddoppiare i 30 miliadi di esortazioni, ma guai a scegliere il darwinismo sociale delle produzioni dove l’unico elemento è il costo; non potremo mai vincere su questo terreno. Il tema è la qualità, l’organizzazione della produzione, di ri-creazione, riacquisto e creazione di marchi e di alleanza con la distruzione che è il pezzo mancante. In questo – ha notato – altri paesi meno qualitativi di noi hanno fatto meglio”. Per Passera l’Italia deve “essere presente stabilmente e strutturalmente nella burocrazia, nelle Direzioni, nella Commissione e in tutti gli organismi”. Lì – ha detto – dobbiamo migliorare” perché l’agricoltura è un settore importante per l’Italia.
Capitolo semplificazione. Monito dell’ex Ministro: “Non stiamo andando nella direzione giusta”.
Passera ha parlato anche delle azioni intraprese per la tutela del territorio: “Insieme al Ministro Catania – ha ricordato – abbiamo preso posizioni robuste in termini di non consumo e di sviluppo urbano. Questo non solo va mantenuto, difeso e considerato valore, non solo ambientale, ma economico e di interesse. Parlando di territorio forse è arrivato il momento di spingere sul fatto di censire e mettere a disposizione il territorio potenzialmente sfruttabile ed agricolo che non è utilizzato e non è a disposizione, ma che potrebbe essere fonte di ripresa e occupazione”.
E sulla nuova legge di stabilità: “Quando vediamo leggi di stabilità come quella che è stata fatta purtroppo ultimamente, ma questo vale per gli ultimi dodici mesi e ci metto dentro anche buona parte del nostro governo, è talmente poco quello che si porta a risposta di un problema che ormai è una sorta di marea che ci sommerge. In Italia ci sono 10milioni di persone con gravi problemi di lavoro. Quando un paese è bloccato inizia ad avere paura. Non solo non investe, non compra casa, non fa figli. Così si alimenta il rancore sociale. I populismi nascono da paura, angoscia del futuro. Non siamo ancora a quel livello, ma ci stiamo andando senza reagire. La reazione della politica è così lontana, così concentrata sui problemi di ogni singolo partiti, legata ai personalismi senza mostrare nè modello, nè programma, nè progetto. Il rischio per il paese è molto alto”.
Passera ha chiuso il suo intervento prendendo a modello Coldiretti: “Se Coldiretti è riuscita a non subire questo trend ed è vista da altre rappresentanze come uno dei pochi modelli che funziona, c’è un ragione: è quella capacità di vedere la società nel suo complesso, la volontà di affrontare con coraggio le scelte, è la capacità di essere leader. Il modello Coldiretti è un modello per Italia che può essere molto importante.

 

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