“La soluzione ai problemi della crisi l’abbiamo sotto i nostri piedi”. Nunzia De Girolamo, Ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali intervenuta a Cernobbio al Forum dell’Agricoltura e dell’Alimentazione è tornata di fronte alla platea di Coldiretti a tre mesi della firma del contratto con gli agricoltori con cui si era impegnata ad abolire l’Imu per i fabbricati e terreni agricoli, a proporre un decreto no-Ogm, ad assicurare una nuova politica agricola comune migliore e a lavorare sulla semplificazione, altro tema molto sentito nelle campagne.
“Quattro di quei cinque punti che facevano parte del contratto che ho sottoscritto in occasione dell’assemblea del Palalottomatica, tre mesi fa, sono stati raggiunti”. A partire dall’Imu, “una grande battaglia – l’ha definita il Ministro – che il Ministro dell’Economia ancora ci rinfaccia perché nessuno avrebbe scommesso che saremo riusciti a riparare il torto subito dall’agricoltura. Noi abbiamo subito un’ingiustizia: pagavano due volte perché venivano tassati i terreni, e quindi gli strumenti dei lavoro, così come i fabbricati rurali”.
Dall’Imu agli organismi geneticamente modificati: “questo paese non ne ha bisogno, mentre ha invece bisogno di tipicità, biodiversità, tradizione, passione, cultura. Non vogliamo e non dobbiamo omologarci; siamo imitati in tutto il mondo perché siamo unici. Abbiamo fatto quel decreto che abbiamo promesso insieme al Ministro dell’Ambiente e della Salute per dare un segnale forte al paese. E ancora stiamo lavorando nonostante le provocazioni che arrivano da qualche regione per far in modo che l’Europa non sia sorda rispetto alle nostre richieste. Il 13 dicembre ci sarà un consiglio Ambiente; attraverso il Ministero stiamo facendo un’attività di lobby molto forte per assicurare la liberà di scelta rispetto agli Ogm”.
Non è stato per nulla difficile il percorso della Pac, la nuova politica agricola comune: “In Europa bisogno andare sbattendo più forte i pugni sul tavolo. Noi oggi dobbiamo essere in grado di star insieme abbandonando gli egoismi – ha detto riferendosi alle Regioni – perché dobbiamo recuperare il senso dell’Italia e fare tutti un passo indietro”.
Capitolo burocrazia e semplificazione, l’ultimo “impegno da mantenere”. “Questa – ha annunciato – è la sfida che faremo insieme. E’ con questo senso che noi dovremo approcciarci a tutte le sfide di domani”.
Nel corso del suo intervento c’è stato spazio per parlare di attualità e della legge di stabilità: “In campo agricolo, con grande difficoltà alcuni risultati nella legge di stabilità sono stati portati a casa. A partire dallo stanziamento delle risorse necessarie per la copertura della quota nazionale per il programma di co-finanziamento dell’Unione Europea che significa che l’Italia sul secondo blocco fa la sua parte mettendo a disposizione dello sviluppo rurale dai 9 ai 10,4 miliardi di euro che si affiancheranno a tutti quelli che arrivano dal Fondo Europeo e dunque potremo definire con le Regioni i nuovi Psr sapendo che avremo a disposizione 20miliardi per sette anni”.
“Ma tutto questo – ha concluso – dovremo farlo insieme abbattendo il muro dell’egoismo”. Nella legge di stabilità c’è anche il rifinanziamento della 499, l’Expo di Milano “che sarà una grande occasione per il mondo agricolo e consentirà di mettere delle risorse sul padiglione vino”.