il Punto Coldiretti

Tabacco, Marini: “La direttiva Ue fa aumentare l’import”

"La proposta di modifica alla direttiva comunitaria sul tabacco contiene norme che di fatto impediranno di coltivare alcune varietà in Italia costringendoci ad acquistare prodotto straniero di minore qualità e meno sicuro sul piano sanitario, con danni sul piano economico ed occupazionale".

E’ quanto ha affermato il presidente della Coldiretti Sergio Marini nel suo intervento alla seconda edizione del Forum "La regolamentazione del settore del tabacco, quale futuro per la filiera?", organizzato da “The European House-Ambrosetti” con il supporto di Unindustria, Fit-Federazione Italiana Tabaccai, Coldiretti e Logista.

"Le misure indicate nelle proposte di revisione della direttiva 2001/37/CE sui prodotti di tabacco – ha sottolineato Marini – sono intempestive e controproducenti rispetto agli obiettivi che si prefiggono. Si rischia di aumentare la dipendenza dall’estero e di alimentare il commercio illegale che amplificherebbe i danni per la salute oltre a provocare perdite economiche per lo Stato in un difficile momento di crisi. Un errore che – ha concluso Marini – rischia di frenare il grande sforzo fatto nel settore del tabacco per orientare la produzione agricola al mercato".

Nel corso del Forum è stato presentato uno studio realizzato da The European House ‐ Ambrosetti il quale ha ribadito la scarsa evidenza e proporzionalità delle proposte di revisione della Direttiva 2001/37/CE sui prodotti di tabacco, in corso di discussione.

Tra queste, l’introduzione di un confezionamento generico senza loghi nè marchi e l’adozione di immagini shock sulla quasi totalità della superficie dei pacchetti, il divieto di utilizzo degli ingredienti e di esposizione dei prodotti in tabaccheria. Tali misure danneggerebbero seriamente la filiera italiana del tabacco che, con oltre 200.000 addetti, contribuisce per oltre 14 miliardi di euro annui all’Erario.

Aumenterebbero inoltre i rischi di ritorno del commercio illecito, stimato da KPMG a oltre il 10% del commercio totale in Europa, ovvero 64 miliardi di sigarette nel 2010. Nello stesso anno, le sigarette vendute illegalmente in Italia ammontano ad oltre 3 miliardi.

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