Dall’energia ai capi da ristallo, nuovi rincari per i mezzi di produzione,
Continuano ad aumentare i costi di produzione. Le ultime rilevazioni Ismea relative al mese di marzo evidenziano un incremento medio dell’1,9 per cento rispetto allo stesso periodo del 2011. Un risultato che è l’effetto delle tensioni soprattutto sui prodotti energetici (+8,9 per cento) e sui capi da ristallo (+8 per cento). La voce energia, in particolare, è quella più “calda”. Oltre all’ormai consueto aumento del carburante (+8,1 per cento), è l’energia elettrica a fare registrare un vero e proprio boom, con un +14 per cento. Rincarano anche i concimi, con una media del +5,5 per cento. Cresce, in particolare, il prezzo di azotati (+9 per cento) e fosfatici (+5,3 per cento). Aumenti più contenuti per le sementi (+2,3 per cento) e per gli antiparassitari (+1,3 per cento). Solo dai mangimi vengono notizie positive ma solo perché i costi restano sostanzialmente invariati (-0,3 per cento). Ciò grazie principalmente a panelli e farine (-14 per cento) ed orzo e cruscami (-6,4 per cento), che compensano gli aumenti, pur leggeri, registrati su tutti gli altri prodotti.
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