Ue-Marocco, accordo firmato ma i produttori africani continuano ad utilizzare decine di antiparassitari vietati nell’Unione
Nei giorni scorsi Commissione Europea e il Copa-Cogeca si sono incontrati a Bruxelles per un confronto sulle misure di liberalizzazione per i prodotti agricoli e della pesca tra Ue e Marocco, che tante polemiche hanno suscitato nelle scorse settimane. La Commissione ha manifestato il convincimento di avere chiuso un accordo importante per l’Unione e per il Marocco, con le dovute attenzioni per le produzioni sensibili comunitarie, attraverso un nuovo meccanismo di verifica delle importazioni che fa scattare dazi aggiuntivi in caso di superamento dei contingenti tariffari fissati. Coldiretti ha evidenziato come in passato meccanismi analoghi non siano riusciti ad evitare problemi per la produzione e come, in ogni caso, ci sia preoccupazione per il lungo elenco di antiparassitari non più utilizzabili nell’Ue che possono invece essere impiegati in Marocco. Basti pensare al famigerato bromuro di metile, bandito perché dannoso per l’ambiente, che i produttori africani potranno continuare ad utilizzare, determinando un ulteriore svantaggio per le produzioni comunitarie. Il tutto con buona pace dell’etica e della coerenza delle istituzione Ue. |
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