In 40mila attendono il pagamento di crediti statali inevasi, manifestazione a Roma
Sono almeno 40mila i crediti inevasi dello Stato nei confronti degli agricoltori, che in alcuni casi attendono il pagamento dei fondi comunitari addirittura da diversi anni. Il caso di malaburocrazia è ora al centro della denuncia della Coldiretti, con gli agricoltori provenienti da dodici regioni italiane (Sicilia, Puglia, Basilicata, Marche, Piemonte, Lazio, Campania, Abruzzo, Lazio, Umbria, Friuli e Sardegna) a manifestare a Roma, davanti alla sede dell’Agea, l’ente pagatore dello Stato. Proprio l’Agenzia per le erogazioni in agricoltura è il principale imputato per i ritardi nella liquidazione dei finanziamenti dovuti alle imprese. Siamo di fronte ad uno Stato a due facce: inflessibile quando deve chiedere con Equitalia, lento e insolvente quando deve dare con Agea. “Ci aspettiamo che il reinsediato presidente dell’Agea Dario Fruscio che aveva avviato un processo di efficienza e di trasparenza possa riprendere con determinazione quel percorso per risolvere i casi del passato – sottolinea il presidente della Coldiretti, Sergio Marini – ma anche per migliorare la futura gestione dell’Agenzia, nell’interesse dell’agricoltura italiana”. La mancata erogazione dei fondi dovuti agli agricoltori aggrava gli effetti della crisi che ha già fatto chiudere 50mila aziende agricole nel 2011 in Italia ma per colpa della stretta creditizia rischia anche di esporre le aziende al pericolo usura. Senza dimenticare la necessità di far ripartire le imprese colpite dal maltempo che ha causato danni per 300 milioni di euro. Tanti i casi emblematici emersi un po’ su tutto il territorio nazionale. Dalla Basilicata Serafino Aliani deve avere 30mila euro per una pratica del 2007 mentre il piemontese Carletto Giampiero, con i terreni a pascolo, attende pagamenti per 18mila euro dal 2003. Cecilia Santacroce dalla Puglia deve avere 11.800 euro, ma non stanno meglio Daniela Monaldi che produce biologico nelle Marche (2.800 euro), Salvatore Canicatti dalla Sicilia (5.160 euro) e Angelo Rossi che conduce una azienda nel Lazio (11.600 euro dal 2009). E non mancano le situazioni che si sono risolte dopo anni di attesa che hanno messo in grave sofferenza le aziende, compromettendone le attività. Nel 2011 sono stati pagati 14.700 euro al siciliano Vito Zagarria che attendeva dal 2007 mentre il pugliese Domenico Fortunato ha ricevuto 20.200 euro relativi ad una pratica del 2008 e il lucano Giovanni Tortorella 17.500 euro del 2009. |
Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni
Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.