il Punto Coldiretti

Falso olio made in Italy, la Cina chiede spiegazioni

L’autorità cinese per la qualità ha chiesto all’ambasciata italiana a Pechino di fornire maggior informazioni sulle società italiane che sono sospettate di vendere in Cina olio etichettato come olio d’oliva italiano, ma che in realtà è realizzato con oli provenienti da altri Paesi. Lo scrive la stampa di Pechino, secondo la quale l’agenzia governativa cinese ha emesso un avviso alle sedi periferiche di rafforzare i controlli e la supervisione sull’olio d’oliva importato.

Alla fine di dicembre le autorità doganali di Shanghai avevano aperto un’inchiesta sull’olio d’oliva importato dall’Italia, dopo il clamore sollevato dalle notizie circa un’indagine avviata da Finanza e Forestale secondo la quale molto olio made in Italy di tredici grandi industrie italiane in realtà sarebbe fatto con oli di altri Paesi.

“Le perplessità sollevate in Cina sulla reale origine delle olive utilizzate per produrre l’olio italiano esportato nel gigante asiatico danneggiano il vero Made in Italy – commenta la Coldiretti -. Bisogna fare chiarezza ed evitare che soprattutto in Paesi emergenti importanti come la Cina, si radichi un falso Made in Italy identificato da marchi italiani, ma con poca o nulla materia prima nazionale, come purtroppo sta già avvenendo. Anche grazie al progetto della Coldiretti per una filiera agricola tutta italiana, ci sono tutte le condizioni per rifornire con olio extravergine italiano al 100 per cento l’intero mercato cinese le cui importazioni dall’Italia sono state pari ad appena 7 milioni di chili nel 2011, in crescita del 10 per cento”.

In questo senso è necessaria anche un reale svolta da parte delle autorità pubbliche italiane nel sostenere all’estero con la promozione il vero Made in Italy, dal campo alla tavola. Una necessità per evitare la delocalizzazione produttiva che prima colpisce la produzione agricola e poi quella industriale, con effetti negativi sul piano economico ed occupazionale per il Paese.

In Italia si producono in media 500mila tonnellate di olio di oliva che per il 60 per cento è venduto come extravergine per un totale di circa 300mila tonnellate. L’Italia è il principale importatore mondiale di olio di oliva per un totale di 470 mila tonnellate all’anno che vengono spesso miscelate alla produzione nazionale e alimentano i consumi nazionali di 700mila tonnellate e le esportazioni di circa 250mila tonnellate all’anno. 

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