il Punto Coldiretti

Insediato il tavolo ministeriale per fronteggiare l’emergenza kiwi

Lo scorso 3 giugno si è insediato presso il Mipaaf il Tavolo per l’emergenza kiwi, cui hanno partecipato le rappresentanze professionali, le regioni e gli enti di ricerca interessati. Rimarcando la validità di quanto previsto dal decreto ministeriale del 7 febbraio 2011 sulla lotta e l’eradicazione alla batteriosi che ha colpito la coltura, il Ministero ha evidenziato la necessità di un forte coordinamento per combattere questa fitopatia che rischia di mettere a repentaglio uno dei settori più importanti dell’export agro-alimentare italiano nel mondo.

Il decreto prevede l’individuazione sul territorio di zone caratterizzate da un diverso grado di contaminazione, per ognuna delle quali sono state definite specifiche misure fitosanitarie da adottare insieme a quelle per la gestione di tutta la produzione vivaistica di piante di actinidia. Il primo intervento previsto è l’espianto, con la conseguente distruzione tramite bruciatura immediata sul posto delle piante che manifestano i sintomi della malattia. Il che determina la necessità di reperire le risorse da poter utilizzare per rendere efficaci le misure, ovvero forme di compensazione economica che prevedano il finanziamento dell’espianto  ed indennizzi per il mancato reddito.

Tra le ipotesi all’attenzione del Mipaaf c’è anche l’eventuale blocco di nuovi impianti, che però dovrebbe rientrare nell’ambito di un protocollo generale per incidere in maniera efficace sulla diffusione della malattia. Nel medio periodo è necessario intervenire con maggiore decisione a sostegno della ricerca, soprattutto di quella finalizzata all’individuazione di varietà resistenti alla malattia.

Su questo il Ministero ha avviato, in accordo con le Regioni, una serie di iniziative che dovrebbero presto portare alla messa a disposizione di 6,4 milioni di euro da destinare alle emergenze fitosanitarie. Ulteriori risorse potrebbero essere attivate nell’ambito dei Programmi di sviluppo rurale e dei piani di settore.

Nel corso della riunione è stata  annunciata l’immediata introduzione di una deroga di 120 giorni all’utilizzo di una serie di prodotti a base di rame adatti a combattere la diffusione dell’infezione.

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