Piccoli negozi a rischio estinzione, per i mercati agricoli una nuova funzione sociale
Recentemente un’organizzazione di rappresentanza dei dettaglianti ha lanciato l’allarme “emergenza negozi di generi alimentari” in Italia. Secondo i dati presentati in un’indagine, gli esercizi commerciali al dettaglio sarebbero diminuiti dai 400.000 degli anni Ottanta, agli 89.085 dello scorso anno, con la prospettiva che gran parte dei Comuni italiani rischi di restare senza negozi di generi alimentari entro il prossimo quinquennio. Tutto questo mentre, solo negli ultimi 5 anni, i discount sono cresciuti del 54,5%, gli ipermercati del 25,4%, i supermercati del 25,4%. Sul tema proponiamo quattro considerazioni. La prima è che questa prospettiva porta ad un forte disagio nelle aree rurali di pianura ma soprattutto di collina e montagna, quelle più a rischio perché più fragili, dove si rischia di essere veramente cittadini di serie “b”, con la chiusura degli uffici postali, delle scuole, delle attività commerciali, eccetera. La scomparsa del piccolo dettaglio è un danno anche per le imprese agricole che vedono ridursi i possibili canali di sbocco per i propri prodotti. E’ poi evidente che il recente annuncio di un’indagine dell’Autorità antitrust sullo strapotere della grande distribuzione non è slegato da questo tipo di fenomeno. Ma emerge soprattutto la funzione sociale della vendita diretta e dei Mercati di Campagna Amica, che possono realmente rappresentare un’opportunità per produttori e consumatori. |
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