Sacconi: “Più sussidiarietà per valorizzare Consorzi Agrari d’Italia e Confidi”
Parlare di sussidiarietà significa valorizzare la storia, come ad esempio la potenzialità rappresentata da Consorzi Agrari d’Italia e i Confidi. Lo ha detto il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Maurizio Sacconi intervenendo al Forum di Cernobbio. Sacconi ha poi sostenuto la necessità in Italia di una maggiore su Una sussidiarietà – ha specificato – non solo verticale, di spostamenti di poteri sul territorio, ma anche orizzontale per coinvolgere i corpi intermedi della società, tra cui le organizzazioni di rappresentanza realizzando quello che viene definito “Meno Stato, più società”. In tal senso può andare la riforma del mercato del lavoro che veda gli enti locali territoriali più impegnati. In tale direzione secondo Sacconi vanno i voucher che hanno portato semplificazione burocratica e agevolazione degli oneri contributivi. “Non mi preoccupa il loro uso – ha detto – ma il loro non uso. La differenza tra l’alto numero di voucher impiegati in veneto e il basso uso in zone dove c’è una situazione di criminalità diffusa”. Secondo il ministro la crisi ha cambiato molti dei paradigmi che sono alla base della crescita dei Paesi di tradizionale industrializzazione. “In particolare la crisi ha evidenziato che per la crescita non vanno più usate la leva del debito pubblico e di quello privato, ma va usato soprattutto il capitale umano. La crisi è nata dalla enorme dimensione del debito privato che si è spostato velocemente sul debito pubblico. Alla base della crisi del debito privato c’è a mio avviso una causa che va ricercata nel declino demografico delle società a tradizionale industrializzazione che è stata solida fino a quando c’è stato un rapporto generazionale che assicurava il ricambio e che assicurava anche il risparmio che passava poi a generazioni giovani particolarmente vitali”. Secondo Sacconi la contrazione del ricambio generazionale è all’origine della ricerca di modi virtuali di remunerare un risparmio che non trova impiego nel processo naturale di passaggio da una generazione all’altra. “Noi – ha detto Sacconi – dobbiamo fare i conti con la necessità di colmare il nostro disavanzo e quindi contenere e riqualificare la spesa, tanto più che vogliamo anche contenere la diminuzione della pressione fiscale. In tutto questo un forte valore ha la stabilità, che consente di assicurare una disciplina di bilancio. Noi abbiamo coniugato quest’ultima con caratteristiche importanti e positive della società italiana come il basso debito delle famiglie e la loro buona patrimonializzazione”. |
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