il Punto Coldiretti

Grano: cala la produzione mondiale, prezzi in leggero aumento

Cala la produzione mondiale, aumentano, seppur leggermente, i prezzi. Dopo una estate segnata dal rincorrersi delle notizie provenienti dalla Russia che hanno generato un balletto delle quotazioni, si è ora in attesa di capire se il trend al rialzo fatto registrare per il grano si mantenga anche nelle prossime settimane. Ciò fermo restando il fatto che le quotazioni restano comunque in Italia ancora del tutto insufficienti per le imrpese agricole.

Secondo le ultime stime della Fao, la produzioni mondiale per il 2010 dovrebbe ammontare a 646 milioni di tonnellate, con un calo del 5 per cento rispetto allo scorso anno. Una previsione determinata dalla riduzione del raccolto in Russia dove per effetto del caldo e della siccità si prevedono ora 43 milioni di tonnellate. La Russia potrebbe essere costretta ad aumentare le importazioni di grano per una quantità di più di 3 milioni di tonnellate, come non avveniva da almeno dieci anni.

Prospettive di mercato che hanno già determinato un aumento dei prezzi, i quali, come detto, in Italia rimangono però al di sotto dei costi di produzione.
Intanto il nostro Paese resta fortemente dipendente dall’estero, tanto da dover importare circa 4 milioni di tonnellate di frumento tenero che coprono circa la metà del fabbisogno essenzialmente per la produzione di pane e biscotti mentre 2 milioni di tonnellate di grano duro arrivano in un anno per coprire oltre il 30 per cento del fabbisogno per la pasta.

“In altre parole – precisa la Coldiretti – è fatto con grano importato dall’estero un pacco di pasta su tre e circa la metà del pane in vendita in Italia .Si tratta del risultato delle scelte poco lungimiranti fatte nel tempo dall’industria italiana che ha preferito fare acquisti speculativi sui mercati esteri di grano da "spacciare" come pasta o pane Made in Italy, per la mancanza dell’obbligo di indicare in etichetta la reale origine del grano impiegato”.

Il risultato è che in Italia si è verificato un calo delle superfici coltivate dell’1 per cento per il grano duro destinato alla produzione di pasta e del 5 per cento per quello tenero per il pane secondo il bollettino Agrit del Ministero delle Politiche Agricole.

Proprio per dare risposte alle esigenze delle imprese è nata la più grande società di europea di trading dei cereali di proprietà degli agricoltori, varata a luglio dalla Coldiretti che ha il compito di gestire oltre 20 milioni di quintali di prodotto tra grano duro destinato alla produzione di pasta, grano tenero per il pane, girasole e soia, esclusivamente di origine italiana e garantiti non ogm.

La società denominata “Filiera Agricola Italiana” è partecipata da 18 Consorzi Agrari, 4 cooperative, 2 organizzazioni dei produttori, una società di servizi di Legacoop e Consorzi Agrari d’Italia e ha il compito di gestire la contrattualistica nella coltivazione e nella commercializzazione dei seminativi prodotti in tutto il paese.

Registrato presso il Tribunale Civile di Roma, Sezione per la Stampa e l'Informazione al n. 367/2008 del Registro della Stampa. Direttore Responsabile: Paolo Falcioni.
2008 © Copyright Coldiretti - powered by BLUARANCIO S.p.A. | Redazione contenuti

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi