Dalla Germania arriva la mozzarella blu, sequestrate settantamila confezione
Non bastavano gli 1,3 miliardi di litri di latte sterile, le 86 milioni di chili di cagliate e i 130 milioni di chili di polvere di latte, di cui circa 15 milioni di chili di caseina, che ogni anno passano dalle frontiere italiane per essere utilizzati in latticini e formaggi all’insaputa dei consumatori e a danno degli allevatori. Ora è arrivata nel nostro paese anche la mozzarella blu. La scoperta è stata effettuata dai Carabinieri dei Nas di Torino, che hanno sottoposto a sequestro cautelativo sanitario settantamila confezioni provenienti dalla Germania, presso una importante piattaforma della grande distribuzione. L’operazione è scattata in seguito alla denuncia di una cittadina. La donna ha acquistato una delle mozzarella in questione ma, appena aperta la confezione, l’ha vista assumere rapidamente una inquietante colorazione blu. Il prodotto, uno dei simboli della tradizione alimentare italiana, proveniva da uno stabilimento industriale tedesco, al quale era stato commissionato dalla società italiana che lo commercializza. Dopo il sequestro sono saltati fuori anche i nomi dei marchi “incriminati”, resi noti dal Ministero della Salute: "Land" (vendute da Eurospin), "Lovilio" (vendute da Lidl) e "Malga Paradiso" (vendute da MD discount), tutte prodotte in Germania dalla ditta Milchwerk Jager Gmbh & Co. “Un vero e proprio triplo ‘inganno’ per i consumatori – ha commentato la Coldiretti -. che acquistano senza saperlo un prodotto che non ha nulla a che fare con le malghe alpine, pensano di mangiare italiano e si trovano nel piatto un prodotto tedesco e vedono il bianco del latte trasformarsi in blu. Ma ora gli importanti risultati delle attività di controllo vanno accompagnati da misure strutturali come il divieto ad utilizzare denominazioni ingannevoli (da prosciutto di montagna al formaggio di fattoria che non rispondono a verità) o l’obbligo di estendere al latte e a tutti i prodotti derivati l’indicazione in etichetta dell’origine per smascherare l’inganno del falso Made in Italy rischioso per la salute”. Un appello recepito dal ministro della Salute, Ferruccio Fazio, il quale ha convocato d’intesa con il ministro per le Politiche agricole Giancarlo Galan un tavolo tecnico per affrontare le problematiche legate alla tracciabilità della filiera e all’etichettatura degli alimenti. |
Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni
Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.