Ecco il segreto dell’Amarone, scoperto il primo dna di un vitigno autoctono
Decodificato il genoma dell’uva corvina che, con i suoi 415 geni, rappresenta uno dei segreti dell’Amarone, uno dei più noti vini italiani. La scoperta è stata realizzata dall’Università di Verona, che ha svelato il mistero dell’appassimento della bacca principe della Valpolicella: la Corvina. Si tratta di una novità assoluta: la Corvina è infatti il primo vitigno autoctono al mondo a cui è stato sequenziato il Dna. “I risultati della ricerca dovranno dare un importante contributo alla salvaguardia del legame con il territorio e delle specificità locali per difenderle dai rischio di contaminazioni da Ogm ma anche sostenere – sottolinea la Coldiretti – una lotta più incisiva nei confronti delle frodi, sofisticazioni e tentativi di clonazione in atto in diversi paesi a partire dalla Cina. Nell’Italia dei vini di qualità non c’è spazio per il biotech né nei vigneti, ne’ in cantina, né sulle tavole dei cittadini e vigileremo affinché tra le applicazioni della ricerca non arrivi questa preoccupante novità di cui le imprese e i consumatori non avvertono certo il bisogno”. L’Italia detiene il record mondiale nella biodiversità con 355 vitigni autoctoni ricchi di proprietà irripetibili e la mappatura del genoma rappresenta una grande opportunità se sarà utilizzata per valorizzare le identità territoriali dei vitigni e per proteggerle dai tentativi clonazione e modificazione genetica che favoriscono l’omologazione e la delocalizzazione. |
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