il Punto Coldiretti

Vino, Unci-Coldiretti chiede di dare centralità alle produzioni italiane

“Anche per il settore vitivinicolo vi è la necessità di partire dal produttore per dare centralità alle produzioni del nostro Paese e quindi dall’indicazione dell’origine che certifichi la provenienza dei prodotti”. Questo in sintesi quanto ha dichiarato Mauro Tonello, Presidente Unci-Coldiretti nel corso dell’audizione alla Commissione Agricoltura del Senato alla quale hanno preso parte, inoltre, Carlo Catanossi, Vice Presidente e Fabio Paduano, Coordinatore.

Vi è, inoltre, ha detto ancora Tonello “la necessità di rivedere la normativa del comparto vitivinicolo, per certi aspetti obsoleta e insufficiente per interpretarne l’evoluzione. E’ bene quindi rivisitare la legge 164/92 riportando ad unità in un unico testo la complessità della questione. E’ altrettanto importante, poi, aprire un confronto sul tema delle sanzioni facendo distinzioni chiare tra responsabilità acclarate ed errori sanabili”. A tal proposito, il Presidente Unci-Coldiretti “non vedrebbe male la soluzione del testo unico per le sanzioni nel settore vitivinicolo, in modo da coordinare le disposizioni sanzionatorie presenti nelle altre norme (Legge 82-06 e Dlgs 260-00)”.

Altro fattore chiave evidenziato nel corso dell’audizione “è la semplificazione delle procedure informatiche per l’identificazione delle persone, delle superfici e dei prodotti, importante anche per la riduzione del costo delle attività di controllo. Questi ultimi – ha detto ancora Tonello – devono essere efficaci e tempestivi e ridurne i costi che sono a carico dei produttori. La libera individuazione di un soggetto accreditato a fare i controlli da parte delle strutture (dei produttori) sembra essere una via percorribile”.

“E’ necessario, inoltre, definire il ruolo dei consorzi di tutela evitando la sovrapposizione delle funzioni e dei controlli, facilitandone il funzionamento e l’accorpamento. Condividiamo – ha detto Tonello – che i consorzi di tutela abbiano un ruolo più attivo nella programmazione delle produzioni, rendendone maggioritaria la presenza e il ruolo dei viticoltori, da sempre traino del Made in Italy nel mondo”.

Infine, sulla questione dell’obbligo della dicitura in etichetta "contiene solfiti", Tonello ritiene particolarmente “importante l’indicazione della percentuale presente, poiché tali composti addizionati, anche se presenti in natura, possono essere fuorvianti e disorientare il consumatore nelle scelte”.

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