Commercio estero in lieve ripresa, il traino è ancora l’agroalimentare
Nonostante la crisi economica internazionale sia tuttora in una fase espansiva, nel nostro Paese si iniziano a registrare i primi timidi segnali di una ripresa trainata da pochi settori “forti”, tra cui l’agroalimentare che registra un miglioramento del disavanzo del proprio saldo recuperando 1,1 miliardi di euro. Questo uno dei dati più importanti che emergono dal Rapporto 2008-2009 dell’Istituto per il commercio con l’estero “L’Italia nell’economia internazionale”, recentemente presentato a Roma. Secondo l’Ice, nonostante le variazioni tendenziali di scambi e produzione risultino tuttora negativi, a livello globale per il 2010 si prevede il ritorno a tassi di crescita. La velocità della ripresa sarà comunque lenta e non priva di rischi, specie per l’Italia che ha visto contrarre le proprie esportazioni in misura maggiore rispetto alla domanda mondiale, perdendo quote di mercato non solo rispetto ai Paesi emergenti ma anche agli altri Stati di Eurolandia. Secondo il Rapporto, nei settori in controtendenza (non solo agroalimentare, ma anche meccanica e abbigliamento) si assiste a un’evoluzione del modello di specializzazione verso strategie diverse da quelle tradizionali. La parte più vitale della nostra economia si confermerebbe quella delle medie imprese capaci di valorizzare le peculiarità dei singoli territori, trasformando le radici locali in vantaggi competitivi e puntando sull’alta qualità dei propri prodotti. |
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