Aiuti pesche e pere, il sistema è da disaccoppiare
Gli importi definitivi degli aiuti 2008 per le pere e le pesche da industria hanno evidenziato ancora una volta l’assurdità di un sistema, quello del periodo transitorio prima del disaccoppiamento totale, che sta facendo perdere solo tempo e risorse alle imprese. Per le pere e le pesche è previsto un periodo transitorio di tre anni, con il premio accoppiato al 100%, con l’obbligo di stipulare un contratto con l’industria attraverso una OP ortofrutticola e conferire almeno 25 tonnellate/ettaro per le pere e 24 tonnellate/ettaro per le pesche, prima di arrivare al disaccoppiamento totale. Gli importi del 2008, primo anno di applicazione di questo sistema, sono risultati per le pere e le pesche molto più elevati di quanto previsto dal relativo decreto ministeriale, perché sono stati ammessi molti meno ettari. Come riportato in dettaglio nella tabella che segue, per le pere non è stato ammesso il 41,5% della superficie richiesta mentre per le pesche non è stato ammesso il 10,6%. Nello specifico, gli ettari richiesti per le pere erano oltre 3.226 e non sono ne stati ammessi oltre 1.300. Per le pesche destinate alla trasformazione erano state presentate richieste per 550 ettari e ne sono stati ammessi 491,86. La forte differenza tra la superficie richiesta e quella ammessa è spiegata in parte con la superficie delle particelle inferiore al minimo previsto (almeno 0,30 ettari, composte da particelle di almeno 500 mq), ma soprattutto al mancato raggiungimento del minimo conferimento previsto per rendere ammissibile la superficie.
|
Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni
Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.