Accordo antifrodi tra Coldiretti e Carabinieri delle Politiche Agricole e Alimentari
Coldiretti e Comando Carabinieri Politiche Agricole e Alimentari hanno sottoscritto un accordo per tutelare le imprese agricole italiane dal rischio di frodi, soprattutto in vista della stagione turistica, quando si moltiplicano gli inganni con piatti spacciati per italiani ma preparati con prodotti alimentari provenienti dall’estero. Il protocollo firmato dal Comandante del Comando Carabinieri Politiche Agricole e Alimentari, il Colonnello Vincenzo Alonzi, e il Presidente della Coldiretti Sergio Marini prevede tra l’altro di promuovere l’adozione di un ampio programma di valutazione in ordine ai controlli più adeguati diretti a rafforzare la lotta alla criminalità in ambito agroalimentare; monitorare, anche a mezzo di analisi congiunte, i rischi nel settore agricolo e agroalimentare; favorire la collaborazione e i rapporti con gli organismi internazionali che operano nel settore del contrasto alle frodi comunitarie; promuovere l’organizzazione di specifici corsi di istruzione e/o aggiornamento, conferenze e workshop, al fine di migliorare reciprocamente le conoscenze degli operatori in relazione alla specifica materia d’intervento; adottare un ampio programma di valutazione e analisi in ordine alle tipologie e alla distribuzione geografica e temporale dei fenomeni criminali, con particolare riguardo alle forme “sommerse” di criminalità; rafforzare la percezione di sicurezza e di fiducia delle imprese e dei consumatori sull’efficacia dei controlli; collaborare alla realizzazione di progetti, osservando tassativamente i rispettivi regolamenti interni, al fine di sviluppare le tecniche per la prevenzione e repressione delle frodi agroalimentari in ambito nazionale, comunitario e internazionale; consentire al Comando Carabinieri Politiche Agricole e Alimentari l’accesso protetto on-line alle banche dati di Coldiretti già esistenti, da potenziare o da costituire. Nel primo semestre del 2009 i militari del N.A.C. (Nucleo Antifrodi Carabinieri) sono intervenuti su frodi nel commercio di olio adulterato come olio extra vergine di oliva, su illeciti amministrativi nel burro, su reati ai danni dell’Unione Europea e frodi nel settore “marchi di qualità” riguardanti tra l’altro prosciutti, prodotti caseari e pasta. |
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