il Punto Coldiretti

Psr e tabacco, ok del Ministero alle proposte Coldiretti

In questi giorni il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali sta definendo il percorso da adottare nella stesura dei Piani di Sviluppo Rurale regionali per aumentare la competitività del tabacco nazionale o consentire la riconversione verso altre coltivazioni, conformemente con quanto stabilito in materia dalle politiche comunitarie.

Nella messa a punto della strategia propositiva e di confronto con gli organi comunitari competenti, il Mipaf ha recepito e condiviso le azioni contenute nel piano di ristrutturazione presentato da Coldiretti. In particolare, per quanto concerne le misure di sostegno da attuare nell’ambito dei Piani di Sviluppo Rurale, sta verificando l’attivazione di disposizioni già presenti nei programmi regionali in relazione a ristrutturazioni e riconversioni, modulando le azioni compatibilmente con le esigenze di settore.

Per quanto concerne la ristrutturazione, Coldiretti ha proposto di attivare una serie di interventi mirati, in particolare su:

• Formazione professionale ed informazione presso le imprese.
• Consulenza aziendale.
• Ammodernamento delle aziende agricole, che interviene contestualmente anche nelle riconversioni. Nella stesura del provvedimento occorre prevedere la priorità per le imprese tabacchicole in modo da creare un canale preferenziale per l’utilizzo delle risorse; occorre altresì adottare, sempre per le imprese tabacchicole, la massima intensità d’aiuto consentita dai regolamenti comunitari (50/60%).
• Accrescimento del valore aggiunto dei prodotti agricoli.
• Cooperazione per nuovi prodotti e tecnologie, misura che vale per entrambe i filoni di intervento.
• Pagamenti agroambientali, attraverso un aiuto ad ettaro commisurato a pratiche agronomiche, impiego di manodopera e altri parametri contenuti nel piano Coldiretti.

In relazione alla riconversione produttiva, oltre alle misure contenute anche nella ristrutturazione, il quadro di sostegno proposto comprende:

• partecipazione a sistemi di qualità;
• diversificazione verso attività non agricole;
• creazione e sviluppo di microimprese;
• sviluppo di azioni per l’incentivazione di attività turistiche.

Su questo percorso il Ministero sta trattando in sede Ue, informando contestualmente le regioni interessate e ricercando possibili equilibri anche attraverso la cumulabilità delle azioni proposte.

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