il Punto Coldiretti

Approvato l’aiuto all’ammasso privato per l’olio d’oliva

La grave perturbazione di mercato per il settore degli oli di oliva, soprattutto per quelli di migliore qualità, dove il prezzo continua ad attestarsi intorno ai 2,0 euro/Kg, ha indotto la Commissione Europea a concedere un aiuto all’ammasso privato agli operatori del settore nei paesi produttori.

A partire dall’inizio della campagna 2008/09, i prezzi degli oli extra vergini e vergini hanno continuato a diminuire, tanto che nel mese di aprile/maggio, il livello di prezzo sui mercati rappresentativi si è attestato su quello minimo previsto dalla Commissione (1,779 euro/ton.), condizione valida per lo scatto della misura dell’ammasso privato.

Il quantitativo massimo per il quale è concesso l’aiuto è fissato a 110.000 tonnellate per le denominazioni degli oli extravergine e vergine di oliva. Il periodo previsto è di 180 giorni e per un quantitativo minimo di 50 tonnellate.

La Commissione potrà abbreviare il periodo in funzione dell’andamento del mercato nei prossimi mesi, e questo sarà previsto nel contratto con l’aggiudicatario della gara. Sono previste due aggiudicazioni, attraverso la presentazione delle offerte da parte di operatori del settore, nei periodi 1- 6 luglio 2009 e 7- 16 luglio 2009.

L’aiuto consiste in un quantum (euro-tonnellata/giorno) che dovrà coprire i costi per tenere stoccato il prodotto. In sostanza gli operatori dovranno fare un’offerta, che la Commissione Ue dovrà valutare, alla luce di un livello massimo che avrà fissato attraverso i Comitati di gestione che si terranno nel prossimo mese di luglio.

Su questo strumento sono state riposte molte aspettative; l’obiettivo è quello di sostenere il mercato per far risalire il prezzo su livelli accettabili che consentano un miglioramento del reddito dei produttori, tale da rendere più sostenibile la coltivazione dell’olivo in moltissime aree attualmente coltivate.

Pur condividendo gli effetti positivi a breve termine che tale strumento può dare, bisognerà vigilare che la situazione di crisi non si sposti nel tempo, alla luce del fatto che il termine del periodo dell’ammasso coincide con la produzione della nuova campagna.

Ecco perché, come Coldiretti, avevamo proposto un periodo di un anno, frazionabile, con una gestione che tenesse in maggior conto l’andamento del mercato e che il termine di scadenza oltrepassasse l’inizio della nuova campagna. In linea generale riteniamo che l’ammasso privato sia una misura di carattere puramente transitorio e non sufficiente  a garantire un reddito equo ai produttori. Vanno quindi previste  altre misure di medio- lungo termine per far fronte alle esigenze di valorizzazione del settore e maggiore trasparenza per il consumatore.

Registrato presso il Tribunale Civile di Roma, Sezione per la Stampa e l'Informazione al n. 367/2008 del Registro della Stampa. Direttore Responsabile: Paolo Falcioni.
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