La crescita delle aree agricole passa per RuralJobs
A seguito di un impegnativo percorso durato più di anno si è conclusa la prima fase del progetto RuralJobs, ricerca finalizzata a promuovere modelli innovativi di crescita economica e sociale nelle aree agricole e rurali in Europa. L’iniziativa, portata avanti a livello europeo da un consorzio di otto Organizzazioni, tra cui INIPA Coldiretti, ha visto – nella prima delle tre annualità previste dal progetto – Università, Enti Locali, Organizzazioni Agricole e Agenzie di Sviluppo di Italia, Inghilterra, Francia, Spagna, Ungheria, Romania, Lituania e Bulgaria, impegnarsi nella raccolta, nell’analisi e nel confronto di esperienze pilota, politiche e azioni per lo sviluppo rurale. Come migliorare l’occupazione e la competitività degli spazi rurali europei? Queste le domande chiave alla base del progetto, realizzato nell’ambito del VII programma Quadro di Ricerca e Sviluppo della Comunità Europea. Questioni che, in tempo di crisi economica e di preoccupanti segni di aumento di disoccupazione, superano la dimensione specialistica della ricerca, acquisendo caratteri strettamente connessi all’attualità e alla necessità di programmazione di politiche per l’occupazione. In tal senso si concretizza l’idea alla base della ricerca: identificare scenari di crescita economica e sociale delle aree agricole e rurali per poi indirizzare l’impatto delle politiche di sviluppo in termini di aumento di competitività delle imprese e di contenimento della disoccupazione. I risultati della prima fase del progetto permettono di definire lo stato dell’arte nella ricerca europea su questi temi e di identificare buone pratiche operative di sviluppo territoriale. Ne è scaturita una raccolta di centinaio di casi studio legati allo sviluppo locale e alle nuove forme di impiego, punti di riferimento per nuovi modelli di filiere virtuose di imprese integrate territorialmente con positive ricadute in termini occupazionali. Così, nella rassegna è possibile trovare, tra le altre, esperienze di imprese che hanno avviato servizi sociali, creando risposte ai bisogni di cura e assistenza delle persone e della collettività e realizzando, nel contempo, nuove occasioni di reddito. Oppure, conoscere il progetto BioMio, Imprese Cooperative sociali di giovani, donne e soggetti appartenenti a categorie svantaggiate, che si collocano come raccordo esclusivo tra produttori e consumatori di prodotti biologici. Ma diviene anche facile confrontarsi con storie di successo di imprese agricole multifunzionali e competitive attraverso il sito/vetrina terrragri.eu o, infine, come suggerito dalla ricerca EUROMARC, approfondire i temi della promozione di prodotti agroalimentari delle zone montane attraverso lo studio della percezione dei consumatori. Tornando alla ricerca alcune delle ipotesi da sviluppare nell’ambito delle future azioni, emerse dalla analisi fin qui condotta, sono: la necessità di personalizzare le strategie di intervento rispetto a contesti rurali diversi, l’importanza di conoscere e di valorizzare le risorse locali, l’influenza dei servizi e delle condizioni di vita sulle scelte professionali e lavorative, l’attivazione di dinamiche che coinvolgano tutti gli attori del territorio, un adeguato sistema di servizi al lavoro… Nelle prossime fasi, RuralJobs, che si concluderà a giugno 2010, prevede l’approfondimento del confronto scientifico a livello europeo (anche attraverso indagini sul campo) per l’elaborazione e la verifica di strategie di valorizzazione della competitività delle imprese e dei territori, quali volano di crescita economica ed occupazionale. |
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