Usa, stop ai dazi sulla conserva di pomodoro made in Italy
Per l’Italia escono le conserve di pomodoro ed entrano le acque minerali nella nuova lista statunitense di prodotti provenienti dall’Unione Europea soggetti a dazi doganali aggiuntivi fissati dagli Stati Uniti come risposta al divieto comunitario di importazione della carne di manzo trattata con ormoni per garantire la salute dei cittadini europei. E’ quanto afferma la Coldiretti nel sottolineare che le misure annunciate dal rappresentante per il commercio USA Susan C. Schwab sono in generale ancora più punitive rispetto alle precendenti che vedevano l’imposizione di dazi del 100 per cento su alcuni prodotti importati dall’Unione Europea per un valore che ammonta a 116.8 milioni di dollari annuali. Alla lista sono stati aggiunti numerosi prodotti soprattutto a base di carne, ma anche chewing gum e se per l’Italia sono state colpite direttamente le esportazioni di acqua minerale per la Francia sono stati aumentati dal 100 per cento al 300 per cento i dazi sul formaggio Roquefort. Se nella lista rimangono i tartufi, sono stati tolte e quindi graziate le esportazioni di conserve di pomodoro Made in Italy per le quali gli Stati Uniti che rappresentano un importante sbocco commerciale con un valore delle esportazioni superiore ai 40 milioni di euro in aumento del 5 per cento nel 2008. Scarica la lista dei prodotti sottoposti a dazio Si tratta di un fatto economicamente rilevante che può contribuire ad aumentare gli spazi di mercato di uno dei prodotti simbolo del Made in Italy a tavola proprio nel momento in cui sul mercato statunitense cominciavano ad apparire numerosi esempi di prodotti taroccati come i San Marzano pomodori pelati “grown domestically in the Usa”, Di Napoli peeled tomatoes “Italian Style” prodotti in California o Contadina (Roma style tomatoes) salsa e conserva di pomodoro prodotta in California, scoperti dalla Coldiretti. Il divieto europeo di far entrare sul proprio mercato carne trattata con ormoni risale agli anni ‘80 ma nel 1996 gli Stati Uniti e il Canada hanno presentato il ricorso al Wto che ha portato nel 1999 alla fissazione della lista di prodotti, che gli usa si apprestano ora a modificare, sui quali sono stati applicati dazi doganali per valore che ammonta a 116.8 milioni di dollari annuali. La tutela della salute è una priorità per i cittadini europei e bene ha fatto la Commissione Europea a presentare un nuovo ricorso al Wto nei confronti delle nuove misure che interessano tutti i paesi dell’Unione Europea tranne la Gran Bretagna. |
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