il Punto Coldiretti

Ok al decreto sulla distillazione ma le novità sono poche

È stato siglato il decreto nazionale applicativo della misura di distillazione dell’alcol per usi commestibili. Le nuove disposizioni si applicano sin dalla campagna 2008/2009 e fino alla campagna 2011/2012.

La misura, prevista nella nuova Ocm vino e inserita nel Programma Nazionale di Sostegno, è in sostanza una rivisitazione della precedente distillazione facoltativa. Beneficiari dell’aiuto sono esclusivamente i produttori di vino che trasformano le uve di propria produzione e le cantine cooperative per i soli ettari di conferimento totale (ettari risultanti dalla somma dei modelli F2 di dichiarazione di produzione). Dal calcolo degli ettari pagabili sono esclusi i vigneti dai quali sono ottenute uve a Denominazione di Origine.

L’importo dell’aiuto è di 450 euro per ettaro di vigneto per le campagne 2008/2009 e 2009/2010, di 400 euro per ettaro per la campagna 2010/2011 e di 350 euro per ettaro per la campagna 2011/2012. L’aiuto, in particolari situazioni di mercato può essere ridotto di 50 euro per ettaro.

Il pagamento dell’aiuto è legato alla sottoscrizione di almeno un contratto di distillazione (con un massimo di 3). Il contratto deve riportare l’indicazione degli ettari di vigneti inseriti nella dichiarazione vitivinicola della campagna in corso e un volume di vino non inferiore a 25 ettolitri e non superiore a 30 ettolitri per ogni ettaro richiesto. Le distillerie potranno produrre esclusivamente alcol commestibili (alcol, acquavite di vino, distillato di vino, brandy e brandy italiano).

Il contratto di distillazione, e la documentazione allegata richiesta, va presentato all’Organismo Pagatore entro 15 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale  del presente decreto. Negli stessi termini l’Organismo Pagatore provvederà ad approvarlo.

Il vino potrà essere consegnato in distilleria solo dopo l’approvazione del contratto, ma per la sola annualità in corso i produttori potranno consegnarlo anche prima nella misura massima del 30% del vino oggetto di contratto.

La domanda di aiuto va presentata all’Organismo Pagatore entro il 30 maggio di ogni anno. La modulistica per la presentazione e approvazione dei contratti sarà predisposta dall’Organismo Pagatore stesso.

Coldiretti non ha approvato il modo in cui il decreto è stato predisposto e, sin dalle prime fasi di discussione, in sede Ue e al Mipaaf, ha fortemente richiesto che l’aiuto ad ettaro fosse pagato direttamente ai produttori di uva. In questo modo non solo le risorse sarebbero andate direttamente alla parte agricola, ma sarebbero state eliminate la disparità di trattamento tra i produttori di uva che trasformano direttamente, i produttori che conferiscono l’intera produzione alle cantine sociali e gli altri produttori che vendono le uve o che le conferiscono a più cantine sociali; inoltre, l’aiuto sarebbe stato meno soggetto al vizio di fondo dell’aiuto accoppiato. Con le disposizioni adottate invece, sebbene il percettore degli aiuti sarà il produttore di vino, i benefici verranno di fatto trasferiti ai distillatori che in virtù dell’aiuto tenderanno a sottoscrivere contratti a prezzi inferiori a quelli di mercato.

Registrato presso il Tribunale Civile di Roma, Sezione per la Stampa e l'Informazione al n. 367/2008 del Registro della Stampa. Direttore Responsabile: Paolo Falcioni.
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