Giù i prezzi dell’olio, Coldiretti chiede misure anti-crisi
Momento difficile per il settore oleicolo. I soggetti maggiormente colpiti dalla crisi sono quelle aziende che, avendo investito in tecniche colturali e di trasformazione tendenti a produrre qualità, si ritrovano oggi con un mercato che paga gli oli extravergini 2,6-2,7 euro al chilo, facendo registrare un bilancio aziendale in netto passivo. Ci troviamo infatti di fronte ad una “crisi di prezzo” degli oli di qualità e non a una “crisi di mercato” dove il consumo degli oli extravergini (di dubbia provenienza e di scarsa qualità) sono in aumento. A fronte di tale “crisi anomala” la Coldiretti, nell’ambito del tavolo di filiera convocato dal Mipaaf, ha insistito sull’attuazione da parte del Ministero di misure atte a risolvere la “vera crisi”, quella degli oli di qualità e di origine certa “italiana”. In particolare, sono state sollecitate facilitazioni per l’accesso al credito e semplificazione delle procedure di concessione degli affidamenti, per favorire lo stoccaggio negli oleifici cooperativi e agevolare la liquidazione degli anticipi in conto conferimento. Si è richiesta inoltre l’attivazione di un tavolo di filiera per l’attuazione di accordi interprofessionali per gli oli extravergine di oliva italiani, dove venga tra l’altro prevista una premialità (ad esempio con agevolazioni fiscali) finalizzata a favorire l’aggregazione del prodotto. Ritenendo importanti pure gli interventi strutturali di medio periodo, è stato richiesto al Ministero il monitoraggio, la verifica e la presentazione di uno schema contenente tutti gli interventi a favore del settore con le relative risorse finanziarie, in modo da poter predisporre meglio e nel più breve tempo possibile il piano di settore. Nella predisposizione e attuazione di un programma di promozione, la comunicazione e l’informazione sulle caratteristiche e garanzie per il consumatore degli oli extravergine di oliva e delle Dop devono essere elementi cardine. Ferma restando la necessità di controlli mirati al rispetto dell’applicazione della norma sull’origine obbligatoria e sulla rintracciabilità degli oli in temporanea importazione, Coldiretti ritiene indispensabile un intervento con misure che salvaguardino il reddito delle imprese olivicole impegnate a produrre oli di qualità. |
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