Health check della Pac all’esame del Consiglio. Per tutta la settimana l’assise comunitaria, presieduta da Michel Barnier, ministro francese dell’agricoltura e della pesca, punterà l’attenzione sui punti di competenza del Comitato speciale agricoltura, in presenza di Mariann Fischer Boel, commissario incaricato per l’agricoltura e lo sviluppo rurale.
Il Consiglio ricercherà un accordo politico sulla verifica dello stato di salute della PAC, dopo il parere del Parlamento europeo. La discussione partirà dall’analisi dei testi consolidati delle proposte giuridiche che hanno già considerato diversi “aggiustamenti” di carattere tecnico.
Ecco le più importanti novità e lo stato del compromesso.
Assegnazione dei titoli di pagamento
Gli Stati membri possono decidere, in un modo obiettivo e non discriminatorio, di non assegnare i pagamenti diretti alle aziende o alle ditte, se l’oggetto principale dell’azienda non consiste nell’esercizio dell’attività agricola.
Set-aside e meccanismi di intervento sul mercato
Per far fonte alla crescente richiesta di prodotti agricoli si propone l’abolizione dell’obbligo de messa a riposo dei terreni agricoli dal 2009 con la conversine in titoli ordinari dei relativi titoli set-aside. Per le misure di intervento si prevede un sistema di aggiudicazioni per il grano panificabile e l’applicazione, per i cereali foraggieri, con limiti quantitativi attualmente fissati a zero. Inoltre, è prevista l’abolizione dell’intervento per il frumento duro, come pure per il riso e la carne suina; nonché un sistema di aggiudicazioni per il burro e per il latte scremato in polvere.
Disaccoppiamento degli aiuti
Per quanto riguarda le forme di sostegno parzialmente accoppiato alla produzione, se ne propone la soppressione per assicurare una ulteriore progressione verso il disaccoppiamento totale e l’integrazione dei sostegni parzialmente accoppiati ancora in vigore nel RPU; a titolo di eccezione, permarrebbe, tuttavia, la possibilità per gli Stati membri di mantenere, nella loro forma attuale, il premio alla vacca nutrice ed i premi ovini e caprini.
Per il riso si prevede il raggiungimento del disaccoppiamento totale nel 2012 al seguito di un periodo transitorio durante il quale 50% dell’aiuto accoppiato confluirà nel regime di pagamento unico e il 50% accoppiato.
Anche il premio alla qualità del grano duro di 40 euro/ha verrà disaccoppiato dal 2010, prendendo quale periodo di riferimento 2005-2008.
Il disaccoppiamento totale degli aiuti dovrebbe essere raggiunto in sede di compromesso per tutti i settori sopra elencati.
Abbandono del modello storico
È prevista la possibilità per gli Stati membri di regolare il loro modello di RPU dal 2010 orientandosi verso importi dell’aiuto più omogenei, abbandonando il sistema di calcolo basato sullo storico. I modelli proposti sono due: il primo basato su una omogeneizzazione dei titoli esistenti e il secondo basato sulla regionalizzazione e l’attribuzione a tutti gli agricoltori di titoli in base alla superficie dichiarate e ammissibile al 15 maggio 2008. In questo secondo caso anche gli agricoltori attualmente senza titoli potrebbero riceverne.
La possibilità per gli stati membri di passare al modello regionale, resterà comunque volontario e tale decisione dovrebbe essere adottata entro il primo agosto 2009 nel caso di applicazione dal 2010 o comunque entro il primo agosto 2010 negli altri casi.
Modulazione degli aiuti diretti
Per consentire agli Stati membri di fare fronte alle crescenti necessità legate alle nuove sfide, utilizzando per ciò le misure di sostegno dello sviluppo rurale, è previsto un aumento della modulazione obbligatoria e l’introduzione di una modulazione progressiva a fasce che si applicherà alle imprese agricole che ricevono tra 100.000 e 200.000 euro all’anno, tra 200.000 e 300.000 euro e al di là di 300.000 euro.
Quote latte
Dopo l’aumento del 2% già proposto per il 2008/09, si propone un aumento annuale delle quote dell’1% dal 2009/10 al 2013/14 (sino a un 5% complessivo). L’accordo potrebbe prevedere aumenti differenziati per tenere in considerazione le maggiori capacità produttive degli stati membri rispetto alla quota assegnata, come ad esempio l’Italia.
Rafforzamento dell’articolo 68 ex articolo 69
L’idea che si evince dal testo proposto è quella di dare maggior peso a questo strumento con un aumento delle risorse disponibili prevedendo grazie ai seguenti adeguamenti:
– pagamenti per tipi di agricoltura importanti per ambiente, qualità e commercializzazione dei prodotti agricoli;
– misure per tenere conto degli svantaggi sopportati dagli agricoltori in alcune regioni specializzate nelle produzioni di latte, bovine ed ovi-caprine;
– possibilità di utilizzare gli importi trattenuti per completare i diritti in zone sottoposte a programmi di ristrutturazione o di sviluppo;
– concessione, a certe condizioni, di un sostegno per alcune misure di gestione dei rischi (contributi ai premi di assicurazione multirischi del raccolto e contributi per i fondi di mutualizzazione per malattie degli animali o delle piante).
Condizionalità
In materia di condizionalità degli aiuti diretti, si propone l’eliminazione di alcuni obblighi che non sono considerati pertinenti o non sono legati alla responsabilità dell’agricoltore e l’introduzione di nuove buone condizioni agricole ed ambientali.
Per l’Italia potrebbe verificarsi l’apertura di un meccanismo di utilizzo della parte di plafond nazionale non utilizzato, in quanto si verifica annualmente una perdita di risorse di circa 200 milioni di Euro che ritornano nelle casse di Bruxelles.
L’ipotesi potrebbe consistere nella previsione di un aumento generalizzato del valore dei titoli.