il Punto Coldiretti

Bioenergia, decollano i piccoli impianti a biomasse ed effluenti zootecnici

Decolla in Italia la produzione di energia elettrica da parte di piccoli impianti, installati in aziende agricole e stalle, alimentati a biomassa agricola come le colture energetiche, i residui di potature o gli effluenti provenienti dagli allevamenti.

Il tema è stato al centro dell’incontro organizzato dalla Coldiretti all’Esposizione internazionale di macchine per l’agricoltura (EIMA) a Bologna durante il quale è stato illustrato il contenuto del disegno di legge, già discusso in Consiglio dei Ministri, che mette a punto un sistema incentivante per l’energia elettrica prodotta da impianti alimentati a biomassa.

Il disegno di legge  introduce una tariffa omnicomprensiva di 0,28 euro/kW in “conto energia” per l’energia prodotta da impianti di potenza inferiore ad 1 Mw alimentate a biomasse e biogas. Il nuovo testo va nell’auspicata direzione di assicurare l’avvio dei necessari finanziamenti al settore agroenergetico, ed in particolare alle biomasse, per piccoli e medi impianti che caratterizzano il modello energetico della generazione distribuita da sempre promosso da Coldiretti.

Il mantenimento di un trattamento economico di favore riservato ad impianti di potenza medio-bassa rappresenta una opportunità per molte imprese agricole presenti sul territorio e consentirà la diffusione di piccole strutture agroenergetiche compatibili con principi di sostenibilità ambientale, sociale ed energetica.

Il testo proposto risolve peraltro definitivamente l’annosa questione della cumulabilità degli incentivi chiarendo espressamente che per gli impianti di proprietà di aziende agricole, agroalimentari, di allevamento e forestali, alimentati a biomasse e biogas l’accesso alla tariffa è cumulabile con altri incentivi pubblici di natura nazionale, regionale e locale o comunitaria in conto capitale o in conto interessi con capitalizzazione anticipata non eccedenti il 40 per cento del costo di investimento.

Il provvedimento permette di cogliere le opportunità offerte dal settore agricolo per ridurre la dipendenza energetica dall’estero e combattere i cambiamenti climatici – ha affermato il presidente della Coldiretti Sergio Marini –  nel sottolineare che secondo recenti studi attraverso l’utilizzazione delle fonti rinnovabili dell’agricoltura si puo’ arrivare a coprire oltre il 13 per cento del fabbisogno energetico nazionale, con una riduzione complessiva di gas aventi effetto serra di 12 milioni di tonnellate di anidride carbonica equivalente (CO2 all’anno).

Il testo necessità però – ha concluso Marini – di adeguati miglioramenti per valorizzare l’energia prodotto da biomasse locali, la cosiddetta filiera corta, ed evitare che o vantaggi ambientali acquisiti siano vanificati con l’importazione di biomasse che hanno dovuto subire lunghi trasporti con mezzi inquinanti 

 

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