Prezzo del grano sempre più giù, emergenza nei campi
Sempre più giù il prezzo del grano. La situazione è ormai drammatica sia per il frumento tenero, sceso sotto i 16 euro per quintale, che per quello duro, finito sotto quota 22 euro per quintale. Valori che non consentono di coprire i costi di produzione, tra l’altro in forte ascesa (+56 per cento in un anno per i concimi). Il crollo del prezzo del grano sta avendo effetti anche a livello internazionale con perdite di oltre 120 miliardi di euro per i contadini dei diversi continenti che rischiano di essere costretti ad abbandonare una coltivazione dalla quale dipende la sopravvivenza di miliardi di persone con un raccolto di quasi 600 milioni di tonnellate all’anno. Dalla fine del mese di marzo, quando le quotazioni al Chicago Board of Trade avevano raggiunto i 12,5 dollari per bushel, le quotazioni del frumento hanno iniziato a crollare per raggiungere il valore minino di 5,2 dollari per bushel ad ottobre, con un calo del 60 per cento in sei mesi. "Cosi come i governi mondiali stanno prendendo provvedimenti per limitare gli effetti della crisi finanziaria allo stesso modo, ci si deve rendere conto delle necessità di intervenire poichè – sostiene il Presidente della Coldiretti, Sergio Marini – le forte oscillazioni dei prezzi dei prodotti alimentari legati a fenomeni speculativi rendono ancora più drammatico il problema della fame". L’andamento delle quotazioni dei prodotti agricoli è, infatti, fortemente condizionato dai movimenti di capitale che si spostano con facilità dai mercati finanziari a quelli delle materie prime come il petrolio ma anche grano, mais e soia. Manovre finanziarie sul cibo che hanno aperto le porte alle grandi speculazioni internazionali che stanno “giocando” senza regole sui prezzi delle materie prime agricole dove hanno provocato una grande volatilità impedendo la programmazione e la sicurezza degli approvvigionamenti in molti Paesi. Al contrario si continua a registrare secondo l’Istat a settembre un record di aumenti della pasta (+24,9 per cento) che ha raggiunto valori medi di 1,6 euro al chilo, secondo il servizio Sms consumatori del Ministero delle Politiiche agricole. |
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