il Punto Coldiretti

“Question time in campagna” su prezzi, crisi e cooperazione

Sedie di paglia invece dei banchi, butteri al posto dei commessi in livrea, formaggio e salame in sostituzione dei tramezzini della Buvette. Dal Parlamento al verde di un’azienda agricola, si è svolto a Campagnano di Roma il primo “question time in campagna”, organizzato da Coldiretti con la partecipazione del presidente Sergio Marini e del ministro delle Politiche Agricole, Luca Zaia, sottoposti al fuoco di fila delle domande di imprenditori agricoli.

Tantissimi gli argomenti sollevati nell’aia dell’azienda agricola La Torre di Vittorio e Cesare Colognesi, a Campagnano, dalla clonazione al ruolo della cooperazione, dall’ipotesi Ici per i fabbricati rurali ai danni causati dagli animali selvatici, dai prezzi all’immigrazione, fino alla crisi finanziaria. Tutti problemi di stretta attualità che interessano non solo gli imprenditori agricoli, ma l’intera società, visto anche il difficile momento economico.

Parlando di clonazione, Marini ha ricordato che “la grande maggioranza dei cittadini italiani ed europei boccia la possibilità che latte, formaggi e carne provenienti da animali clonati arrivino sulle tavole per motivi ambientali, etici, sanitari ed economici, avendo peraltro ben chiaro il significato della nuova tecnica. La ricerca deve andare avanti, ma prima di portare queste cose nei campi teniamo a mente esperienze negative del passato come, ad esempio, quella delle farine animali”.

Sui fabbricati rurali e il rischio che diventino soggetti all’Ici, Zaia ha annunciato che presto ci sarà una schiarita, mentre per il Fondo di solidarietà nazionale, soppresso dall’ultima Finanziaria, il ministro ha affermato di aver presentato una richiesta in tal senso, auspicando che si siano margini di manovra.

Il capitolo prezzi è stato affrontato da Sergio Marini, il quale ha sottolineato che il problema è la bassa remunerazione dei prodotti agricoli. “Le quotazioni del grano sono andate più giù della borsa e oggi sono dimezzate dall’inizio dell’anno – ha spiegato il presidente di Coldiretti – mentre la pasta di semola di grano duro è stata tra gli alimentari quella che addirittura ha subito i maggiori incrementi. Ciò dimostra che il prezzo all’origine non influisce che in minima parte su quello al dettaglio”.

Sull’origine, Zaia ha dichiarato che “probabilmente dopo l’etichetta per l’olio avremo presto anche quella su tutti i prodotti”, trovando il pieno consenso di marini, che ha ricordato come la legge 204/04 sia stata promossa da Coldiretti con il sostegno di oltre un milione di firme. Rispondendo a una domanda sulla cooperazione, il presidente di Coldiretti ha ribadito la necessità che “le coop siano più vicine al socio, senza trasformarsi in grandi industrie che finiscono per acquistare all’estero la materia prima, magari non pagando i prodotti. La cooperazione ha un senso se resta legata al territorio senza snaturare il proprio ruolo, ed è in tale direzione chge va il progetto Coldiretti”.

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