Verifica della Pac e frutta nelle scuole all’esame dei Ministri Ue
Verifica dello “stato di salute” della PAC, programma di aiuti alimentari agli indigenti e programma di distribuzione di frutta nelle scuole sono stati i principali argomenti di dibattito per i 27 ministri dell’agricoltura dell’UE che si sono incontrati, il 29 e 30 settembre a Bruxelles, per la prevista sessione del Consiglio. A margine del Consiglio, i Ministri sono stati invitati a partecipare a degli incontri trilaterali con la Presidenza e la Commissione per mettere sul piatto della trattativa le loro prime richieste ufficiali relative all’Health Check della PAC. Il Consiglio è stato informato dalla Presidenza dei progressi nei lavori relativi alla verifica dello “stato di salute” della PAC. La stessa Presidenza persegue l’obiettivo di giungere ad “un approccio globale” in autunno, probabilmente in occasione del Consiglio del 27 e 28 ottobre, a Lussemburgo e di ottenere un “accordo politico” sul pacchetto legislativo il 19 novembre successivo, rispettando, formalmente, la prevista consultazione del Parlamento europeo, che prevede di emettere il suo parere lo stesso giorno. In questa prospettiva, il Consiglio ha invitato il Comitato speciale agricoltura a proseguire ed intensificare i suoi lavori per sottoporre ai ministri un compromesso non appena possibile. Al seguito i Ministri hanno a tenuto un dibattito d’orientamento sulla proposta della Commissione intesa a permettere il cofinanziamento di programmi di distribuzione gratuita di frutta e verdura nelle scuole. L’ insieme delle delegazioni condivide l’ approccio pedagogico e nutrizionale, ma i Ministri hanno chiesto di precisare alcuni aspetti politici della proposta, sulla base di un questionario elaborato dalla Presidenza. Per quanto riguarda gli aspetti legati al finanziamento ed al bilancio del dispositivo proposto, un grande numero di delegazioni preferirebbe una dotazione di bilancio più ambiziosa, per coprire in particolare le spese connesse (costi amministrativi, trasporto). Quanto alla scelta della fascia di popolazione o dei prodotti eleggibili, è auspicata la più grande flessibilità che, secondo la maggior parte dei ministri, potrebbe essere a livello regionale o addirittura locale. Infine, in merito all’ origine dei prodotti interessati dal dispositivo, un’ampia maggioranza di delegazioni desidera privilegiare un’origine comunitaria, allo stesso modo di come di quanto si è fatto per il regime di distribuzione di latte alle scuole. Fra le varie il Consiglio ha preso atto della domanda della delegazione irlandese, relativa ai piani di lotta contro il cambiamento climatico, mettendo in evidenza i danni conseguenti all’applicazione di un approccio troppo limitante per l’attività nel settore dell’ allevamento bovino. La parte di emissione di gas a effetto serra che proviene dall’ agricoltura rappresenta in Irlanda una percentuale rilevante del totale delle emissioni. In tale contesto bisogna considerare che per l’agricoltura irlandese l’allevamento ricopre un ruolo fondamentale e di grande interesse per l’insieme dell’economia del Paese, così sembra difficile ridurre sensibilmente la parte delle emissioni imputabile alle attività agricole. Infine, su domanda delle delegazioni belga, spagnola, lussemburghese ed olandese, sostenuta dalla delegazione tedesca, austriaca, bulgara, ceca, finlandese, irlandese, italiana, ungherese, lituana, lettone, maltese, polacca, portoghese, rumena, slovena e slovacca, il Consiglio ha preso atto della richiesta che riguarda la politica di vaccinazione della febbre catarrale ovina. Le delegazioni interessate hanno attirato l’ attenzione del Consiglio sulla necessità d’ un approccio armonizzato europeo allo scopo di sradicare l’ epizoozia ed, in particolare, sull’ importanza dei programmi di vaccinazione su grande scala ed a lungo termine, finanziati alle stesse condizioni stabilite nel 2008 (copertura totale). Androulla Vassiliou, membro della Commissione responsabile della salute e dei consumatori, ha d’altra parte garantito dei contatti in corso con Mariann Fischer Boel (agricoltura) e Dalia Grybauskaite (bilancio) per prevedere le possibilità di finanziamento sufficienti per il programma di vaccinazione del 2009. Ha infine invitato gli Stati membri a fare un impiego ottimale di queste risorse e continuare ad attuare le altre misure di lotta contro la malattia, come la sorveglianza e le restrizioni di movimenti, con lo stesso rigore. |
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