il Punto Coldiretti

Moria delle api, il problema dei concianti sul tavolo di settore

Il problema della moria delle api e delle presunte responsabilità dei concianti del mais a base di neonicotinoidi è stato analizzato dal tavolo apistico convocato dal ministro Zaia. Alla riunione presenti le rappresentanze del mondo apistico, agricolo, agrofarma, sementieri, industriali, alcune regioni. Non ha invece partecipato il ministro, essendo impegnato al Question time alla Camera.

Nel tavolo del 22 aprile, il ministero aveva dato mandato alle strutture del Cra di raccogliere tutti i dati disponibili, le analisi e le evidenze di campo e di laboratorio, al fine di esprimere un pare sulla problematica.

In questi mesi le regioni, le Asl e gli istituti hanno raccolto una serie di dati che hanno portato l’assessore all’agricoltura della regione Piemonte a chiedere la sospensione dell’autorizzazione all’uso dei concianti a base di neonicotinoidi. Successivamente, su sollecitazione dell’assessore all’agricoltura della regione Emilia-Romagna, il coordinamento degli assessori regionali all’agricoltura ha richiesto al ministro di attivare le procedure per la sospensione di dette molecole.

Pare infatti che in fase di semina si formino polveri determinate dal distacco di particelle di conciante dalla superficie del seme, tali polveri sono state trovate in oltre il 50% dei campioni di api morte (in Piemonte quasi il 100%).

Su richiesta specifica il ministero non è stato in grado di dare una risposta definitiva in merito alla responsabilità dei neonicotinoidi nella moria delle api

In ogni caso Piemonte ed Emilia-Romagna hanno riaffermato la loro posizione sulla diretta responsabilità dei neonicotinoidi nelle morie, la Lombardia ha manifestato dei dubbi quanto meno sull’esclusiva responsabilità dei concianti.

In sostanza le strade sarebbero due: o la sospensione dell’autorizzazione per queste molecole, o la modifica delle seminatrici, aggiungendo un tubo (tempi di modifica circa 15 minuti, costo 50-60€, senza bisogno di revisione), ma senza la certezza di risolvere il problema.

Ora partirà una procedura via lettera con la quale il ministero chiederà, entro 10 giorni, agli organismi di rappresentanza di esprimersi in merito alla necessità di sospendere l’autorizzazione ai neonicotinoidi, in parallelo verrà richiesto un parere scientifico al Cra.

In conseguenza delle risposte, il ministero prenderà una decisione e, nel caso, attiverà eventualmente la procedura per la sospensione, di concerto con le regioni e con il ministero della sanità.

Coldiretti ha ribadito la necessità di avere una risposta ufficiale dal mondo scientifico rispetto alla responsabilità dei neonicotinoidi, alla luce dei dati raccolti, chiedendo tempi rapidi per mettere nelle condizioni i maiscoltori di poter affrontare con le dovute certezze la prossima campagna e gli apicoltori di avere delle risposte adeguate alla gravità del problema delle morie delle api.

L’industria (Aiipa) ha, invece, annunciato la richiesta della fissazione di un limite di legge per la presenza di antibiotici nel miele, richiesta pericolosa perché snaturerebbe l’immagine naturale del miele, ma tesa a risolvere il problema (dell’industria) dei mieli di importazione!

L’assessore all’agricoltura della Calabria ha evidenziato problemi riscontrati nella sua regione per morie di api determinate, a sua dire, dall’utilizzo del Confidor (sempre un neonicotinoide) su pesco.

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