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Health check della Pac, ecco come cambierà lo sviluppo rurale

Nel 2009 i ventuno Piani di sviluppo rurale dovranno essere rivisitati dalle Regioni e Province autonome. Questo è quanto prevede la proposta di modifica del regolamento sullo sviluppo rurale presentata all’interno dell’Health check della Politica agricola comune.

Al termine dell’approvazione di tutti i Psr italiani (l’ultimo è del febbraio scorso)  e nel pieno della fase di aggiornamento del Piano Strategico Nazionale (le ultime revisioni sono state presentate alla Commissione Europea il 16 maggio), la programmazione dello sviluppo rurale riparte. E lo fa garantendosi una dotazione di risorse aggiuntive attraverso la cosiddetta “modulazione obbligatoria”, che vedrà un aumento progressivo nei prossimi anni. La proposta prevede un aumento del 2% all’anno dal 2009 per  arrivare al 13% nel 2012.

L’iniziale proposta di plafonamento verso l’alto degli aiuti è stata trasformata secondo il modello proposto dal parlamentare tedesco Goepel in modulazione progressiva, con un trasferimento al secondo pilastro secondo il seguente schema:

         di 3 punti percentuali per gli importi compresi tra 100.000 euro e 199.999 euro

         di 6 punti percentuali per gli importi compresi tra 200.000 euro e 299.000 euro

         di 9 punti percentuali per gli importi superiori a 300.000 euro.

Mentre per la percentuale obbligatoria tuttora in vigore del 5% (franchigia a 5.000 euro) le risorse vengono ripartite  tra gli Stati membri secondo determinati parametri (superficie agricola, occupazione nel settore agricolo, prodotti interno lordo pro capite espresso in potere d’acquisto), gli importi della futura modulazione resteranno totalmente nel Paese membro che li ha generati.

Tale risorse saranno però vincolate al finanziamento delle misure che rispondono alle nuove sfide che lo sviluppo rurale è chiamato a rispondere come il cambiamento climatico, le energie rinnovabili, la gestione delle risorse idriche e la biodiversità.

Le risorse per lo sviluppo rurale derivanti dal trasferimento dal primo al secondo pilastro sono destinate poi a raddoppiare per effetto del cofinanziamento nazionale e regionale. Così come la programmazione rurale del periodo 2007-2013 è stata improntata ad un approccio strategico, attraverso la definizione iniziale degli orientamenti strategici comunitari per tutti i Paesi membri, la proposta dell’Health check riparte proprio dall’integrazione in questo documento strategico delle nuove sfide della Pac.

Le modifiche degli orientamenti strategici comunitari incoraggiano i Paesi membri a porre in essere le seguenti azioni:

  • Aiuti agli investimenti nell’ambito del primo asse per l’acquisto di macchinari e attrezzature per il risparmio energetico, idrico e di altri fattori di produzione, nonché alla produzione di energia rinnovabile per uso aziendale. Nella catena agroalimentare e nel settore forestale, gli aiuti agli investimenti dovrebbero favorire lo sviluppo di metodi innovativi e più sostenibili di trasformazione del biocarburante.
  • Nell’asse 2, la misura agroambientale e le misure forestali possono essere utilizzate per potenziare la biodiversità attraverso la conservazione di tipi di vegetazione che presentano una grande varietà di specie, la protezione e manutenzione di formazioni erbose e le forme estensive di produzione agricola. Anche le azioni specifiche dell’asse 2, come l’agroambiente o l’imboschimento, possono contribuire a migliorare la capacità di gestione delle risorse idriche dal punto di vista quantitativo e a tutelarne la qualità. Inoltre, alcune azioni agroambientali e forestali contribuiscono a ridurre le emissioni di protossido di azoto (N2O) e di metano (CH4) e favoriscono il sequestro del carbonio.
  • Nell’ambito degli assi 3 e 4 è possibile sostenere progetti su scala locale e progetti di cooperazione nel campo dell’energia rinnovabile, come pure la diversificazione dell’attività agricola verso la produzione di bioenergia. La salvaguardia del patrimonio naturale può contribuire a proteggere gli habitat e i corpi d’acqua di alto pregio naturale.
  • Considerando che le problematiche dei cambiamenti climatici e dell’energia rinnovabile sono comuni a tutte le zone rurali, gli Stati membri possono incoraggiare i gruppi Leader a inserirle trasversalmente nelle loro strategie di sviluppo locale. I gruppi sono particolarmente idonei a promuovere l’adeguamento ai cambiamenti climatici e a trovare soluzioni in materia di energia rinnovabile che siano confacenti alla situazione locale.

La proposta di modifica del reg. n. 1698/2005 prevede inoltre una esemplificazione delle operazioni ammissibili in relazione alle nuove priorità. Queste operazioni inoltre potranno godere di un importo e di un tasso maggiorato del 10% rispetto alle altre operazioni, al fine di offrire ulteriori incentivi all’assunzione degli impegni e alla realizzazione degli investimenti.

È importante, inoltre, guardare ed analizzare le modifiche della condizionalità previste dal nuovo 1782/2003,  in quanto la condizionalità è l’asticella al di sopra della quale lo sviluppo rurale può erogare un aiuto a fronte di un  impegno. Nel caso l’asticella dovesse essere alzata per determinati settori, verrebbe meno la legittimità e l’esistenza della rispettiva misura del Psr.

La proposta di modifica del regolamento 1698/2005 dovrebbe entrare in vigore, se approvata entro la fine del 2008, il primo gennaio 2009. Successivamente  dovrebbero essere modificati i Piani strategici nazionali e a cascata tutti i Psr al fine di  integrare le nuove operazioni alle quali sono vincolate le risorse aggiuntive.  Dal primo gennaio del 2010 le aziende agricole dovrebbero trovare tutte le operazioni previste per rispondere alle nuove sfide nei propri Psr. 

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