Vino Doc, si decide sull’utilizzo dei “bag in box”
Il cambio al vertice del Ministero dell’Agricoltura non ha fermato l’iter che dovrebbe portare all’emanazione di un Decreto legislativo per l’utilizzo di “bag in box” per i vini italiani a denominazione d’origine. In questi giorni si sta infatti discutendo su una bozza di decreto che – oltre a demandare al recepimento del disciplinare di produzione della singola denominazione ed escludere dall’utilizzo delle nuove confezioni alcune tipologie come “riserva”, “superiore” e “vigna”, le sottozone e le menzioni tradizionali – introduce due importanti novità. La prima riguarda la capacità minima dei contenitori, che passa da 3 a 2 litri. La seconda regola la modifica dei disciplinari delle singole Doc attraverso una procedura semplificata che comporta la presentazione dell’istanza da parte dei soggetti legittimati, corredata dalla proposta di modifica del disciplinare, della relazione tecnico-commerciale e del parere favorevole della Regione (o Provincia autonoma) insieme all’acquisizione del parere favorevole preventivo del Comitato nazionale per la tutela e la valorizzazione delle Doc e delle Igt dei vini (da esprimersi nella prima riunione utile dalla data di presa in carico dell’istanza). |
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