L’emergenza cibo spinge il WTO verso l’accordo
Sotto la pressione dell’aumento mondiale dei prezzi agricoli, il negoziato sull’Agenda di sviluppo di Doha sta vivendo un momento di ferventi incontri al fine di preparare una bozza di accordo complessivo per la fine del 2008.
Le analisi sugli effetti della riduzione delle scorte alimentari sulla crescita mondiale effettuate dal Fondo Monetario Internazionale, dalla Fao e dal G7 stanno certamente provocando una accelerazione per chiudere entro l’anno, anche perché le importanti scadenze politiche renderebbero impossibile un’intesa nel 2009: elezioni presidenziali USA, nomina della nuova Commissione europea e del nuovo Direttore Generale del WTO.
Le delegazioni dei principali gruppi negoziali, UE, USA, Brasile, Australia, Canada e Giappone, si sono riunite ed hanno trovato un accordo su una delle questioni più controverse del negoziato agricolo, quello sul trattamento dei prodotti sensibili nell’ambito dell’apertura dei mercati. Tale accordo dovrà adesso essere discusso con altri importanti Paesi come l’Argentina, l’Uruguay e l’India. Un accordo sul trattamento dei prodotti sensibili spianerebbe certamente la strada ad un’intesa più agevole sul taglio delle tariffe doganali, per cui al momento è stato proposto una riduzione, per i Paesi sviluppati, del 54 per cento in media.
Risolto uno dei punti più delicati del negoziato agricolo si dovranno affrontare altre questioni, come quella del sostegno interno all’agricoltura degli USA e quello dell’accordo sui prodotti non agricoli, NAMA, nonché sulla protezione delle Indicazioni Geografiche. Per avanzare su questi altri ambiti del negoziato si è stabilita una serie di incontri molto importanti tra cui il primo si terrà il 21 aprile prossimo mentre una miniministriale è stata fissata per il 19 maggio a Ginevra.
E’ sulla fine di maggio che si concentrano tutti gli sforzi del Direttore Generale Lamy, il quale ha dichiarato, in seno all’assemblea primaverile del Fondo Monetario Internazionale, il suo auspicio di chiudere il negoziato entro la fine dell’anno. Su tali questioni, le organizzazioni agricole europee si sono confrontate con i colleghi Giapponesi della Ja Zenchu. In tale occasione la Coldiretti ha chiesto espressamente al Presidente Miyata di sostenere gli sforzi dell’Unione europea per valorizzare in questa fase negoziale la riforma della PAC del 2003 ed un impegno in materia di tutela internazionale delle Indicazioni Geografiche. Da parte del Presidente nipponico è giunta una risposta largamente positiva in quanto riconosce che si tratta di questioni particolarmente rilevanti cui l’Europa attribuisce grande importanza. |
Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni
Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.