La Commissione europea vede un futuro positivo per l’agricoltura
La Commissione europea ha pubblicato una relazione sulle prospettive a medio termine di sviluppo dei mercati agricoli, calcolate in base a un determinato numero di presupposti e sulle informazioni statistiche disponibili alla fine del 2007. Il rapporto, redatto dai servizi della DG Agri, riguarda le prospettive di reddito e di mercato all’interno dell’UE nel periodo 2007-2014 per i seguenti prodotti: cereali, semi oleosi, carne, uova, latte ed i latticini principali. La relazione non considera gli ultimi cambiamenti legislativi proposti o la nuova normativa adottata a partire dal gennaio 2008, per esempio l’ultima decisione del Consiglio, per aumentare le quote di latte di 2% dall’anno di commercializzazione 2008, non è stata considerata. Inoltre, le proiezioni non considerano il risultato potenziale delle trattative commerciali multilaterali nel quadro del Doha Round e, pertanto, l’accordo sull’agricoltura dell’Uruguay Round, ed altri impegni commerciali attuali, sono considerati come immutati e applicati come tali durante il periodo 2007-2014.
La relazione parte da un’analisi del mercato dei cereali che ha mostrato negli ultimi mesi degli sviluppi eccezionali, con i prezzi ai livelli record quale conseguenza di una combinazione dei driver strutturali (per esempio l’ aumento costante nella richiesta di alimenti a livello globale, l’emersione del mercato dei biocarburanti, la significativa riduzione delle produzioni di cereali nell’UE) e dei fattori di più breve durata quali gli avversi stati climatici e la restrittiva politica di esportazione di alcuni fornitori chiave del mercato mondiale. Questa situazione di restrizione di mercato dovrebbe condurre i prezzi dei cereali ai livelli elevati, nella parte iniziale del periodo considerato nella proiezione, fino a che non vengano ripristinati gli stock di mercato nell’UE. Le proiezioni a medio termine descrivono una prospettiva positiva dei mercati dei cereali della UE grazie all’effetto della riforma della PAC, le moderate prospettive per sviluppo del rese e lo sviluppo del mercato di bioetanolo. I prezzi dei cereali nell’ UE e nel mondo, in proiezione, dovrebbero rimanere a livelli sostenuti con una certa continuità, come nell’ultima decade, comunque ai livelli molto più bassi rispetto a quelli recentemente osservati.
Le prospettive del mercato nell’ UE per il settore delle oleaginose sono previste al rialzo in seguito all’aumento della domanda del biodiesel e per le favorevoli prospettive nei mercati mondiali. Tuttavia, l’UE continuerà a rimanere un grande importatore netto di oli vegetali e di semi oleosi. Le prospettive a medio termine per i prodotti animali sono relativamente positive per pollame, carne del maiale e per i mercati dei prodotti lattiero-caseari, mentre la produzione di bovini da carne si pensa che continui a diminuire in relazione alla riduzione strutturale dell’allevamento delle vacche da latte e all’impatto del disaccoppiamento degli aiuti. Il consumo pro-capite della carne ha mostrato un recupero veloce a partire dal 2006, dopo i disordini del mercato avuti con l’influenza aviaria, e si prevede un incremento del 3%, sopra il dato medio, entro il 2014. La produzione di latte UE consegnata alle latterie è prevista in aumento rispetto al dato medio, ad un tasso modesto, in conformità con l’aumento nelle quote di produzione assegnate a undici Stati membri dell’ UE-15, accompagnata da una diminuzione costante della produzione nell’ UE-12 (nuovi SM). Il settore del formaggio di UE si pensa che si espanda oltre il dato medio, trascinato da una continua crescita dei mercati nell’ UE-12. La produzione di burro e altri derivati è prevista in declino sino a precipitare entro 2014, con le esportazioni calanti e gli stock di intervento vuoti. Le prospettive del reddito, a medio termine, dimostrano una situazione piuttosto favorevole poiché il reddito agricolo UE-27 si svilupperebbe del 18 % fra 2006 e 2014 in termini reali e per unità di lavoro (7 % nell’ UE-15, 21 % nell’ UE-10 e 88 % nell’ UE-2).
La relazione conclude considerando che, anche se la prospettiva generale per i mercati agricoli ed il reddito di UE nel corso dei sette anni futuri sembra globalmente favorevole, rimane chiaramente vincolata ad alcune importanti incertezze. In particolare, nel futuro, tali incertezze si riconducono principalmente al risultato delle trattative commerciali del Doha Round, all’ambiente macroeconomico (prezzo petrolio, cambio euro/dollaro, ecc.) alle politiche sull’ energia rinnovabile, al percorso di cambiamento tecnologico e alle circostanze climatiche future. |
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