Decreti ortofrutticoli in corso di pubblicazione: più ombre che luci
Sono in corso di pubblicazione tre decreti, approvati recentemente dalla conferenza Stato-regioni, riguardanti l’ortofrutta. Si tratta, rispettivamente, di un decreto per il pomodoro da industria, uno per le crisi di mercato e uno per il riconoscimento delle organizzazioni dei produttori (O.P.). Il decreto relativo al pomodoro da industria autorizza l’Agea ad erogare, entro il 14 giugno 2008, un’integrazione dell’aiuto liquidato per la campagna di commercializzazione 2007/2008, aiuto che era stato ridotto a 27,76€/T (-20%) per il superamento della soglia nazionale. Tale aiuto di Stato, previsto dalla recente riforma dell’Ocm ortofrutta per Italia e Spagna, rimane legato al reperimento delle risorse da parte di Agea. Il secondo decreto prevede le misure per la prevenzione e la gestione delle crisi di mercato; in particolare sono definite le condizioni per cui le O.P. (organizzazioni dei produttori ortofrutticoli) possono attivare misure di ritiro dal mercato, raccolta prima della maturazione o mancata raccolta, promozione e comunicazione, assicurazione del raccolto. A parte la preoccupazione per i notevoli adempimenti burocratici collegati all’attivazione di queste misure, è da rimarcare che queste non potranno interessare – nonostante la possibilità fosse prevista dalla riforma dell’Ocm ortofrutta – i singoli produttori, non essendo state stanziate le necessarie risorse nazionali. Infine il terzo decreto definisce i nuovi parametri di riconoscimento delle O.P. ortofrutticole. Con una decisione assolutamente non condivisibile, sono state aperte le porte delle O.P. ai soci non produttori che potranno possedere fino al 10% delle quote sociali con diritto di voto (anche se non potranno partecipare al voto per decisioni relative al fondo di esercizio e non devono svolgere attività concorrenziali con quelle dell’O.P.). E’ stata abbassata inoltre la percentuale di prodotto che può essere venduta direttamente al consumatore (era fino al 25%, è stata ridotta al 15%). E’ stato anche posto un limite alle quote sociali che possono essere detenute da un unico soggetto (35%) e alla fatturazione delegata che non potrà superare, a decorrere dall’1/01/2011, il 40% della produzione commercializzata dall’O.P. Infine i parametri minimi per il riconoscimento delle O.P. sono stati fissati in 5 soci ed un fatturato come indicato nella tabella. |
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