il Punto Coldiretti

Lingua Blu, non passa la carne francese

Frontiere bloccate per i bovini e gli ovini francesi non vaccinati contro la lingua blu.

Il ministero della Salute ha in pubblicazione un’Ordinanza con la quale si prevede che, a partire dal 4 marzo 2008 (termine del periodo “stagionalmente libero da insetto vettore”), l’Italia chiuda le frontiere agli animali da vita sensibili alla blue tongue provenienti da zone del territorio francese soggette a restrizioni, che non siano stati vaccinati secondo quanto disposto dal Regolamento (CE) n. 1266/2007.

Una decisione che tiene conto delle regole sanitarie stabilite fra i due Paesi per gli scambi di oltre un milione di capi bovini da carne, soprattutto di razze Charolaise e Limousine, e del conseguente rischio che animali infetti arrivino nel nostro paese. Un problema grave se si considera che, secondo alcune notizie, sono giunte in Italia partite di bovini con oltre il 50% di casi di infezione.

Qualora siano riscontrati animali non vaccinati, sarà previsto un provvedimento di rispedita o, laddove non fosse possibile, l’abbattimento degli animali senza alcun indennizzo per i proprietari. Per quanto concerne le zone della Francia indenni, l’importazione di animali da vita è subordinata all’applicazione dei piani di sorveglianza della malattia .

Intanto il Ministero dell’ Agricoltura francese ha annunciato un piano di vaccinazione facoltativo contro il sierotipo 8 della febbre catarrale degli ovini. A partire dalla prossima primavera saranno disponibili più di 40 milioni di dosi che permetteranno di vaccinare 15 milioni di bovini e più di 10 milioni di piccoli ruminanti.

La campagna comincerà ad aprile prioritariamente nei 16 dipartimenti toccati dalla lingua blu fin dal 2006. Nel restante territorio, la vaccinazione prenderà avvio in maggio ad iniziare dai piccoli ruminanti e dai bovini in età di riproduzione. Nel piano francese sarà preso in considerazione anche il caso degli animali esportati verso l’Italia rappresentato da oltre un milione di giovani istalli destinati agli allevamenti specializzati per l’ingrasso situati per lo più in Veneto o Lombardia

Lo Stato Francese darà agli allevatori un sostegno di 10 milioni di euro per l’acquisto dei vaccini, il resto del finanziamento sarà a carico della Commissione Europea.

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