Stop all’import di carne brasiliana
Stop alle importazioni di carne brasiliana. Dallo scorso 31 gennaio sono scattate in tutta Europa le misure cautelative stabilite dall’UE dopo che la Commissione, per la mancanza di garanzia sanitarie, ha deciso forti limitazioni all’arrivo di carni bovine dal paese sudamericano. Una decisione dettata dalla necessità di evitare che nei piatti dei cittadini europei finiscano prodotti provenienti da zone a rischio di malattie come l’afta epizootica, ma anche per tutelare dal rischio di concorrenza sleale gli allevatori nazionali che rispettano precise condizioni igienico sanitarie ed hanno adottato un sistema di rintracciabilità che garantisce la qualità della produzione. La mancanza di adeguate garanzie da parte delle Autorità brasiliane si è tradotta, a partire dal 31 gennaio, in un divieto generale – riferisce la Coldiretti – alle importazioni della carne proveniente dal Brasile, ad eccezione delle partite di carne bovina fresca, disossata e frollata per le quali sono stati emessi certificati veterinari in data anteriore al 31 gennaio 2008 che potranno essere importati fino al 15 marzo 2008. Le importazioni di carne brasiliana saranno autorizzate solo se provenienti da un elenco di allevamenti selezionati “che rispettano interamente gli obblighi dell’Ue in materia di importazione” che le Autorità brasiliane si sono impegnate a fornire. Si prevede che ciò dovrebbero portare a ridurre a circa 300 gli allevamenti brasiliani autorizzati alle esportazioni, rispetto agli attuali 15mila. Una decisione fortunatamente assunta dalla Ue nonostante le pressioni esercitate durante la missione nel Paese Sudamericano dal Ministro delle Politiche Agricole Paolo De Castro il quale “ha rappresentato l’esigenza di richiedere in ambito WTO o nei colloqui bilaterali tra UE e MERCOSUR, uno specifico contingente a dazio zero con l’obiettivo di favorire l’export di carne bovina brasiliana” secondo quanto riferito da un comunicato dello stesso Ministero. "E’ grave – ha subito denunciato Coldiretti – che un Ministro dell’agricoltura italiana anziché proteggere dai rischi per la salute e cercare di valorizzare la produzione Made in Italy di carne bovina, che si trova peraltro in una grave situazione di crisi, intervenga a favore dell’importazione di carne dal Brasile sollecitando per iscritto la Commissione Europea a pochi giorni dell’entrata in vigore di norme sanitarie a tutela degli allevatori e dei consumatori comunitari". Gli arrivi di carne dal Brasile in Italia, nonostante i rischi, sono aumentati, secondo dati Coldiretti, del 18 per cento nel 2007 ed oggi l’Italia importa oltre il 15 per cento delle 300mila tonnellate di carni bovine spedite dal Brasile nell’Unione Europea. |
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