il Punto Coldiretti

Tabacchicoltori in piazza: “Le manifatture rispettino gli impegni assunti”

Tabacchicoltori in piazza per ottenere il rispetto degli impegni assunti da parte dell’industria manifatturiera. Quasi un migliaio di imprese della Coldiretti, provenienti dalle principali regioni produttrici (Campania, Veneto, Umbria, Toscana e Lazio), hanno manifestato insieme all’Organizzazione Nazionale Tabacco (Ont) a Roma davanti al Ministero delle Politiche Agricole, in occasione degli incontri bilaterali tra i rappresentanti del Ministero dello Sviluppo Economico, quello dell’Agricoltura e le singole manifatture.

All’origine della mobilitazione l’atteggiamento delle imprese di prima trasformazione che continuano a non rispettare i prezzi contrattuali perché non hanno ancora la certezza della vendita alle manifatture. Da qui la richiesta di sottoscrizione da parte delle manifatture stesse degli impegni all’acquisto in Italia, che garantiscano un mercato certo e duraturo.

Al termine della manifestazione gli Assessori all’agricoltura della Regione Campania, Vito Amendolara, e dell’Umbria, Fernanda Cecchini, sono scesi tra i tabacchicoltori annunciando segnali positivi in merito e “significative aperture da parte dell’industria sulla garanzia dei quantitativi da acquistare e un adeguamento dei prezzi che tenga conto della qualità del nostro prodotto”.

“Esprimiamo una prudente soddisfazione per l’annunciata disponibilità delle manifatture ad assumere adeguati impegni all’acquisto del tabacco coltivato in Italia – ha commentato al proposito Gennaro Masiello, vicepresidente nazionale di Coldiretti e presidente dell’Organizzazione Nazionale Tabacco (Ont) – ma continueremo a presidiare tutti i prossimi appuntamenti in attesa della loro formalizzazione. Questa non deve essere una contrapposizione tra soggetti della filiera, ma un’azione di tutto il sistema Paese per garantire la sopravvivenza di una coltivazione che offre un importante contributo all’occupazione in tempi di crisi”.

Masiello ha ribadito la necessità che anche le altre manifatture confermino gli acquisti di prodotto italiano a volumi tali almeno pari a quelle delle scorse campagne come ha già fatto la Philip Morris sulla base dell’accordo triennale sottoscritto con Coldiretti.

L’iniziativa si è svolta in un momento  storico per la filiera tabacchicola con l’entrata in vigore della riforma della Politica Agricola che ha sancito il superamento per il primo anno dell’aiuto accoppiato alla produzione e l’avvio di un diverso rapporto commerciale con le manifatture.

In Italia ci sono oltre 29mila ettari coltivati a tabacco, soprattutto in Campania, Veneto, Umbria, Toscana e Lazio, in oltre 5700 aziende che garantiscono ben 33 milioni di ore di lavoro all’anno solo nelle campagne.

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