il Punto Coldiretti

Accordo con Google e Ministero, arriva l’Agri-web advisor

Oggi solo il 61% delle aziende agricole utilizza quotidianamente Internet per le proprie attività nonostante le grandi opportunità che vengono dal mercato. E’ quanto emerge dalla prima analisi “Lavoro giovanile in agricoltura nel 2016” effettuata dalla Coldiretti su dati Istat relativi al primo trimestre dell’anno, diffusa in occasione dell’accordo Coldiretti, Ministero del Lavoro e Google su “Crescere in digitale” con la presenza del presidente della Coldiretti, Roberto Moncalvo e di Giuliano Poletti, Ministro del Lavoro.
 
Per portare le aziende agricole italiane in rete arriva in ogni provincia italiana l’agri-web advisor, una nuova figura professionale nata grazie all’accordo Coldiretti – Ministero del Lavoro – Google su “crescere in digitale”. Il progetto è volto alla formazione e all’inserimento di giovani con competenze digitali nel mondo del lavoro attraverso gli strumenti del Fondo Garanzia Giovani del Ministero del lavoro. Il primo gruppo di 100 giovani “Agriweb advisor” opererà nelle strutture di Coldiretti su tutto il territorio nazionale con il compito di promuovere i siti internet delle aziende agricole, sviluppare l’e-commerce aziendale e favorire la partecipazione ai social media per migliorare la comunicazione delle imprese agricole.
 
Dal commercio elettronico contadino alla farm adoption, dalla coltivazione on line alla carta d’identità digitale degli alimenti, dal “grande fratello” in stalla al virtual tour in campagna fino al crowdfunding per il finanziamento di idee innovative le aziende agricole italiane sono alcune delle esperienze positive che il progetto intende moltiplicare sul territorio nazionale dove le aziende agricole condotte da giovani hanno fame di innovazione.
 
Gli agricoltori vedono le nuove tecnologie come mezzo per ottimizzare la propria attività e per dialogare con il consumatore attraverso il superamento delle distanze fisiche. Se nelle Marche attraverso il sito http://www.ortiamo.it/ c’è la possibilità di farsi l’orto on line progettando il campo con gli ortaggi preferiti da coltivare e scegliendo poi se darsi da fare in prima persona con la zappa o affidarsi al contadino e aspettare a casa l’arrivo dei propri frutti, in Emilia Romagna attraverso il sito http://www.adottaunmaiale.it/ c’è addirittura la possibilità di adottare un maiale, allevandolo allo stato semi brado, ottenendo carne e salumi di altissima qualità.

Una brillante esperienza di crowdfunding è invece quella di Carlo Recchia – http://www.woopfood.com/  – che attraverso la raccolta fondi on line avrà la possibilità di completare la produzione del primo lotto della sua birra al mais corvino. Non mancano, inoltre, esperienze di successo come quella innovativa di Emanuele Ferri – http://www.calumaco.it/ – che ha scelto di utilizzare le più moderne tecnologie elettroniche per salvare dall’estinzione la Mora Romagnola introducendo nella sua stalla un sistema di registrazione video per controllare alimentazione e benessere dei suini dal primo giorno di vita o di Stefano Rota che traccia i suoi menu con il QR code, facile da leggere con un normale smartphone, per dare l’opportunità ai suoi ospiti di conoscere tutti i prodotti che porta in tavola o alle tante altre aziende agrituristiche che offrono on line un virtual tour e anche l’opzione “scopri cosa c’è intorno a te”. 

Il settore in più forte espansione è però certamente quello del commercio elettronico con il 22% dei consumatori che dichiara di aver già acquistato prodotti alimentari on line, mentre il 31% dichiara di non aver mai acquistato anche se sarebbe disposto a farlo, ma la percentuale sale e di molto se si tratta di scegliere prenotare le vacanze, secondo elaborazioni Coldiretti su dati Unioncamere.
 
“Esiste purtroppo un pesante “digital divide” tra città e campagna dove le nuove tecnologie sono uno strumento indispensabile per far esplodere le enormi risorse che il territorio può offrire”, ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel sottolineare “l’importanza di estendere la banda larga e le nuove tecnologie nelle aree rurali a sostegno delle imprese e dei cittadini che in misura crescente scelgono di vivere lontano dalle città”.

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