il Punto Coldiretti

Accreditamento e vigilanza del mercato, cambiano le regole comunitarie

Il Consiglio dei Ministri dell’Unione Europea ha approvato il nuovo Regolamento europeo per l’accreditamento, la vigilanza del mercato e il controllo sui prodotti, che verrà presto pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Ue.

Le nuove norme, che abrogano il precedente Reg. Ce 339/93 e si applicheranno dal 1° gennaio 2010, hanno l’obbiettivo di generare fiducia nei confronti dei certificati accreditati, garantendo che un unico certificato di accreditamento sia sufficiente per l’intero territorio dell’Unione.

Per quanto riguarda l’accreditamento, effettuato in tutti gli Stati Membri, la mancanza di regole comuni ha finora favorito diversi approcci e standard, per cui la Commissione ha sentito il bisogno di introdurre un quadro normativo orizzontale per assicurarne un’applicazione uniforme. In tal senso, le regole di accreditamento introdotte, che non prevedono alcuna deroga di applicazione, si applicano sia al settore regolamentato che a quello non regolamentato.

Ogni Stato membro dovrà avere un solo organismo nazionale di accreditamento; ciò avrà particolari conseguenze in Italia, dove tuttora operano tre organismi riconosciuti dall’Ea (l’Ente europeo per l’accreditamento), ossia Sincert, Sinal e Sit, rispettivamente per l’accreditamento degli Organismi di certificazione e di ispezione, dei Laboratori di prova e dei Centri di taratura. Questi dovranno necessariamente terminare la loro attività e dare luogo ad un solo organismo nazionale, riconosciuto dall’Ea, operante dal primo gennaio 2010.

Un altro aspetto previsto dal regolamento, che in Italia avrà specifiche conseguenze nella costituzione del cosiddetto “Ente Unico”, riguarda l’obbligo per gli organismi nazionali di accreditamento di gestire strutture atte a garantire la partecipazione effettiva ed equilibrata di tutte le parti interessate (come richiesto anche dalla norma ISO 17011:2004).

In questa direzione, il Sincert, per risolvere un rilevo mosso da EA,  ha di recente modificato il suo regolamento, prevedendo la suddivisione dei soci in 4 categorie (Pubblica Amministrazione, produttori di beni e servizi, organismi accreditati, consumatori, servizi di pubblica utilità e altri soggetti) che dovranno essere considerate nella costituzione dell’Ente Unico. 

In sintesi, il regolamento prevede che l’organismo nazionale di accreditamento:

· non abbia finalità commerciali ed operi senza scopo di lucro;

· sia autorevole, obiettivo e imparziale;

· non faccia concorrenza  ad altri organismi  di accreditamento e non sia in conflitto di interessi con gli organismi di valutazione della conformità (non deve essere coinvolto in attività di valutazione della conformità in merito alla quale accredita altri organismi);

· sia membro di Ea e dimostri un alto livello di competenza con la partecipazione alla valutazione ”inter pares” gestite da Ea.

Il regolamento prevede, inoltre, che lo Stato membro sia responsabile dell’organismo di accreditamento nazionale, assicurando il monitoraggio del suo operato, imponendo le eventuali azioni correttive, prevedendo risorse adeguate,  riconoscendogli il ruolo di autorità pubblica (a prescindere dal suo status giuridico) e obbligandolo a sottoporsi periodicamente alla valutazione “inter pares” di Ea.

Per quanto riguarda la vigilanza del mercato e i controlli sui prodotti che entrano nel mercato comunitario, il nuovo regolamento prevede  una serie di prescrizioni per gli Stati membri, tra i quali obblighi di informazione, organizzazione e  monitoraggio, nonché  controlli specifici della marcatura Ce, che attesta la conformità del prodotto alle prescrizioni applicabili della normativa comunitaria.

In conclusione, la legislazione europea fa un passo importante per rendere il nuovo accreditamento un atto necessario, al servizio della fiducia della Pubblica Amministrazione, degli utenti e dei consumatori finali, per assicurare che gli Organismi di valutazione della conformità, sia nell’ambito volontario che in quello regolamentato, garantiscano l’alta qualità dei servizi richiesti dai produttori e per porsi come efficace livello di controllo nella catena per la sicurezza degli scambi dei prodotti e dei servizi.

Registrato presso il Tribunale Civile di Roma, Sezione per la Stampa e l'Informazione al n. 367/2008 del Registro della Stampa. Direttore Responsabile: Paolo Falcioni.
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