il Punto Coldiretti

Agricoltura, è boom di immigrati: + 600 per cento

Dai 23.000 del 1989 ai 170.000 del 2007. Sono gli stranieri che lavorano in agricoltura, prevalentemente con rapporti di lavoro stagionale. Di questi, 114.500 sono extracomunitari, su un totale di occupati nel settore agricolo che, secondo l’Istat, è di circa un milione di persone. Sono i numeri che emergono dal primo Rapporto Inea su “Gli immigrati nell’agricoltura italiana”.

Uno studio che è il frutto di un’indagine sulla relazione in Italia fra lavoratori immigrati ed agricoltura, che l’Istituto ha condotto a partire dal 1989, e che analizza l’evoluzione del fenomeno, in tutti i suoi cambiamenti. Nel periodo preso in esame, come detto, gli stranieri impiegati in agricoltura sono aumentati di sette volte.

Articolata in tre sezioni, l’indagine si sviluppa a partire dall’analisi del contesto normativo di riferimento che delinea le politiche migratorie per arrivare a definire i principali aspetti strutturali del settore agricolo, passando attraverso l’evoluzione dell’occupazione ed il conseguente ruolo dell’immigrazione fino ad evidenziare le dinamiche demografiche che hanno caratterizzato l’impiego di manodopera immigrata. Gli elementi che si rilevano riguardano la tipologia di prestazione (3 lavoratori immigrati su 4 vengono impiegati in attività non qualificate) e di contratto.

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