il Punto Coldiretti

Al via la XV Edizione del Premio De@ Terra, domande entro il 13 giugno

Il Ministero delle Politiche Agricole ha indetto la XV Edizione del Premio De@Terra, finalizzato alla valorizzazione dell’imprenditoria femminile in agricoltura. Il concorso è rivolto a donne la cui storia imprenditoriale (continuità generazionale/creazione di nuova impresa) sia caratterizzata da uno o più dei seguenti elementi: creatività ed originalità di idea di impresa; capacità di mettere sul mercato prodotti di alta qualità, caratterizzati da tipicità e salubrità; realizzazione di attività multifunzionali; modalità e tipo di commercializzazione; rispetto e valorizzazione dell’ambiente; utilizzo di strumenti multimediali; apporto significativo alla crescita economica, sociale e culturale delle aree rurali (associazionismo, servizi ecc.).

Le prime sei classificate nella graduatoria finale parteciperanno ad una visita di studio per lo scambio di buone prassi presso alcune realtà agricole dell’Unione europea. Inoltre, le stesse saranno invitate ad un incontro nel corso del quale riceveranno un riconoscimento per la loro capacità imprenditoriale legato al premio Premio De@Terra. Le spese relative alla partecipazione delle 6 imprenditrici agricole alla visita di studio e all’incontro celebrativo, saranno interamente a carico del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali. La scadenza per la presentazione delle domande è prevista per il 13 giugno alle ore 14 (scarica qui i moduli). 

Un momento che vede ancora protagoniste le donne, capaci di dare nuova linfa al comparto agroalimentare. Basti ricordare che, secondo l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (Fao) più di 100 milioni di persone potrebbero uscire dallo stato di povertà se le donne avessero le stesse opportunità di accesso alle risorse produttive degli uomini. La produttività delle fattorie aumenterebbe, a guida femminile, del 30 per cento. Il numero di persone affamate si ridurrebbe 17 per cento, con un impatto che si tradurrebbe nel miglioramento delle condizioni di vita di almeno 150 milioni di individui.

Le politiche a tutti i livelli dovrebbero tenere conto di questa tendenza per poter favorire la propensione innovativa delle donne, garantire loro un più facile accesso a finanziamenti ed agevolazioni fiscali per realizzarle e valorizzare formalmente anche il ruolo delle coadiuvanti in ambito familiare. Si ritiene infatti che un più solido supporto delle imprese femminili in agricoltura ed un potenziamento del ruolo della donna in tale ambito rafforzerebbero l’economia agricola e lo sviluppo del mondo rurale.

Le donne “agricole” grazie al loro impegno l’agricoltura ha contribuito in modo significativo alla crescita economica, sociale e culturale delle aree rurali. Anche i numeri sono dalla nostra parte come rivela un rapporto della Coldiretti («Più lavoro in agricoltura dall’innovazione – Missione cambiamento: le risposte dei giovani agricoltori»), nel 2015 sono aumentate del 76% le ragazze italiane under-34 che hanno scelto di lavorare da indipendenti come imprenditrici agricole, coadiuvanti familiari o socie di cooperative agricole.

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