Allarme Fattoria Italia, da inizio crisi persi due milioni di animali
Addio alla vecchia fattoria in Italia dove sono scomparsi oltre 2 milioni di mucche, maiali, pecore e capre dall’inizio della crisi. E’ la Coldiretti a lanciare l’allarme in occasione della festa di Sant’Antonio Abate, protettore degli animali e patrono di tutti gli allevatori con migliaia di allevatori provenienti da tutta Italia che si sono infatti dati appuntamento in San Pietro per partecipare alla Messa celebrata dal Cardinale Angelo Comastri e visitare la fattoria a cielo aperto allestita davanti al colonnato del Bernini dall’Associazione italiana allevatori (Aia). Stalle, pollai e ovili si sono svuotati dal 2008 con la Fattoria Italia che ha perso solo tra gli animali più grandi circa un milione di pecore, agnelli e capre, 800mila maiali e 250mila bovini e bufale. “Gli inganni del finto Made in Italy sugli scaffali riguardano due prosciutti su tre venduti come italiani, ma provenienti da maiali allevati all’estero, ma anche tre cartoni di latte a lunga conservazione su quattro che sono stranieri senza indicazione in etichetta, e la metà delle mozzarelle che sono fatte con latte o addirittura cagliate straniere”, ha denunciato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo. In Italia sono state importate 57 milioni di cosce di maiali dall’estero destinate ad essere stagionate o cotte per essere servite come prosciutto italiano, a fronte di una produzione nazionale di 24,5 milioni mentre su un consumo di 2,05 milioni di tonnellate di latte a lunga conservazione solo mezzo milione è di provenienza italiana mentre il resto è stato semplicemente confezionato in Italia o addirittura è arrivato già confezionato, con un impatto negativo sul lavoro e sull’economia del Paese. Ma ad essere importati sono anche semilavorati come le cagliate, polvere di latte, caseine e caseinati che vengono utilizzati per produrre, all’insaputa del consumatore, formaggi di fatto senza latte. |
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