il Punto Coldiretti

La Corte dei Conti Ue boccia le politiche forestali di Bruxelles

Nell’Unione europea è aumentata la superficie coperta da foreste, ma sulla gestione la Corte dei Conti Ue bacchetta Bruxelles. Mentre è sempre più strategico il ruolo della silvicoltura per lo sviluppo sociale, economico e per la tutela ambientale grazie alla capacità di attenuare gli impatti devastanti dei cambiamenti climatici oltre che per l’utilizzo a fini energetici.

Lo stato di conservazione delle aree forestali, secondo quanto si legge in una nota pubblicata il 4 ottobre, risulta peggiorato negli ultimi trenta anni. Il “verdetto” è espresso nella relazione che traccia il bilancio del periodo 2014/2020. La Commissione europea, secondo la Corte “avrebbe potuto svolgere un’azione più incisiva a tutela delle foreste dell’Ue, nei settori in cui quest’ultima ha piena competenza ad agire”.

Sotto accusa le misure forestali dello Sviluppo rurali per il mancato contrasto al disboscamento illegale, le azioni soft per tutelare la biodiversità e per combattere i cambiamenti climatici.

La Corte incalza sostenendo che le principali politiche della Ue che affrontano i problemi della biodiversità e dei cambiamenti climatici nelle foreste hanno avuto un impatto limitato. Qualche esempio. ll regolamento Ue sul legno vieti la commercializzazione di legno e derivati di provenienza illegale, ma- sottolinea la relazione – “ il disboscamento illegale continua a essere praticato”. Soprattutto a causa di mancanza di controlli efficaci. Il telerilevamento potrebbe essere uno strumento valido, ma trova poco spazio nell’attività di monitoraggio della Commissione. Il risultato è che nonostante gli interventi messi in campo “la qualità delle misure di conservazione destinate agli habitat forestali rimane problematica”.

Il documento ricorda che le superfici boschive ricevono dal bilancio europeo finanziamenti pari a meno l’1% dei fondi Pac e sono finalizzati soprattutto alle misure di conservazione e alle attività di piantumazione e ripristino delle superfici boschive. Il 90 % dei finanziamenti per il settore arriva dal Fondo europeo per lo Sviluppo rurale.

La Commissione lancia perciò l’invito alla Commissione e agli Stati membri “a intensificare gli sforzi per assicurare la resilienza delle foreste”. Ma va cambiato, secondo la Corte dei Conti Ue, anche il sistema comune di monitoraggio che “non misura gli effetti delle misure forestali in termini di biodiversità o di cambiamenti climatici”.

Coldiretti condivide la necessità di una maggiore attenzione nei confronti dei boschi e delle foreste, anche in virtù dell’importanza dei numerosi servizi eco sistemici resi dal settore. Le risorse forestali in Italia oggi occupano una superficie pari a circa 11 milioni di ettari e con un coefficiente di boscosità pari al 36,4% il nostro Paese  si colloca fra i più importanti Paesi europei per estensione delle risorse forestali sulla totale superficie territoriale. Dal punto di vista della mitigazione climatica, ogni anno le foreste italiane sottraggono dall’atmosfera circa 46,2 milioni di tonnellate di anidride carbonica.

Le risorse forestali rappresentano, quindi, probabilmente il più evidente esempio di risorsa multifunzionale a produzione congiunta, data la loro capacità di fornire sia beni di mercato, sia servizi ecosistemici.

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