il Punto Coldiretti

Anche il governo spagnolo minaccia di sanzioni l’industria del latte

Dopo le multe comminate dell’Antitrust, le industrie lattiere spagnole finiscono nel mirino anche del Governo a causa delle pratiche commerciali sleali verso gli allevatori. Il caso è al centro  di un articolo apparso sul quotidiano iberico El Pais. 

Il governo sta premendo sull’industria lattiero-casearia perche’ aumenti i prezzi agli agricoltori e rispetti la normativa che impone alle imprese di firmare un contratto con ciascun produttore di almeno un anno di durata. Dopo le accuse delle organizzazioni agricole contro le imprese di trasformazione per il loro atteggiamento intimidatorio contro gli agricoltori per aggirare questo obbligo di legge, la ministra dell’agricoltura, Isabel Garcia Tejerina, ha avvertito ieri che e’ disposta a imporre sanzioni per frenare tali pratiche.
La ministra ha incontrato a Madrid i rappresentanti dell’industria, le cooperative e le tre organizzazioni agricole piu’ rappresentative, Upa, Asaja e Coag, per analizzare le denunce presentate dagli allevatori contro l’atteggiamento delle imprese dopo la scomparsa delle quote latte. Secondo uno dei partecipante, Roberto Garcia, segretario generale di Unions Agrarias (UU AA), che fa parte della Upa, Tejerina ha espresso all’industria il suo malessere per le pratiche che violano lo spirito della normativa e ha insistito sul fatto che le imprese che non rispetteranno (le regole) saranno sanzionate. La ministra ha anche annunciato che il Consiglio dei ministri approvera’ un decreto che costringera’ le imprese a indicare la quantita’ di latte acquistata da ciascun produttore.
Dal momento della scomparsa delle quote, lo scorso 1 aprile, i sindacati agricoli hanno denunciato che alcune aziende hanno ridotto i prezzi e stanno obbligando gli agricoltori a firmare contratti in bianco sotto la minaccia di smettere di raccogliere il latte. "Cercano di dare una parvenza di legalita’, ma stanno violando tutte le regole," si lamenta Roberto Garcia. "E in nessun luogo come in Galizia questa situazione sta colpendo di piu’, dal momento che abbiamo la meta’ degli allevatori della Spagna ed i prezzi piu’ bassi in tutto lo stato".
Secondo i calcoli di UU AA, la maggior parte delle industrie pagano circa 28 centesimi al litro di latte, due in meno rispetto a prima della scomparsa delle quote, anche se l’anno scorso si era gia’ registrata una caduta drastica. Ma assicura inoltre che l’entrata in scena della figura dell’acquirente – intermediari che acquistano direttamente il latte al produttore e poi lo vendono alle industrie – ha causato in alcuni casi il crollo dei prezzi fino a 22 centesimi al litro.
Le organizzazioni agricole presenteranno domani una denuncia contro le industrie presso il ministero dell’agricoltura e la Xunta (il governo regionale della Galizia, ndt). E avvertono che, se non ci sara’ nessuna risposta, saranno convocate mobilitazioni a maggio, in coincidenza con la campagna elettorale. Garcia ha accusato la Xunta di mantenere un atteggiamento passivo nei confronti del problema (…).  [Xose’ Hermida, quotidiano – a cura di agra press (pf)]
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