il Punto Coldiretti

Antitrust, difendere le piccole e medie imprese dai monopoli

Ampliare il raggio di intervento dell’Antitrust in favore delle piccole e medie imprese, “esposte alle stesse scorrettezze che colpiscono i consumatori”. E’ la richiesta avanzata dal Garante per la concorrenza, Antonio Catricalà, nella relazione annuale in cui si sottolinea che le pmi sono spesso “costrette a tollerare prassi illecite di grandi aziende e di pubbliche amministrazioni, come la mora nei pagamenti”.

Secondo Catricalà, infatti, “i tempi della giustizia civile non consentono una tutela immediata contro i ritardi. Il problema non è di stabilire scadenze certe, già previste dall’ordinamento, ma di farle rispettare con efficacia. L’Autorità è in grado di dare tutela tempestiva a questo settore caratterizzante la nostra economia”.

“Si tratta di una difesa nei confronti dei nuovi poteri forti dell’agroalimentare – ha commentato la Coldiretti – dove poche grandi piattaforme commerciali di acquisto trattano sul mercato in abuso di posizione dominante e con prevaricazione delle centinaia di migliaia di imprese agricole che non hanno nessun potere contrattuale e sono costrette a subire formule vessatorie che mettono a rischio le condizioni di competitività della produzione Made in Italy”.

La grande distribuzione commerciale sfrutta, infatti, il suo potere di mercato nei confronti degli agricoltori attraverso compensi inadeguati, termini di pagamento eccessivi, vendite sottocosto a carico dei fornitori, contributi ingiustificati alle spese pubblicitarie e insistenza sulla fornitura esclusiva. Una situazione che non consente in molti casi agli agricoltori di coprire i costi di produzione ed è quindi necessario secondo Coldiretti un intervento nei confronti di un comportamento commerciale lesivo della concorrenza lungo la catena di approvvigionamento alimentare.

Le inefficienze della grande distribuzione si rivelano anche nella perdita di valore lungo la filiera di prodotti simbolo del Made in Italy come la frutta e verdura per la quale secondo l’ultima indagine dell’antitrust i prezzi al consumo attualmente praticati dalla GDO nel comparto ortofrutticolo” “non sono inferiori a quelli praticati dalle altre tipologie di vendita e, in particolare, risultano sensibilmente superiori a quelli praticati dai mercati rionali e dagli ambulanti”.

“Le analisi effettuate hanno infatti mostrato come la distribuzione moderna, nel settore ortofrutticolo, non riesca in maniera estesa ad organizzare la propria attività minimizzando i passaggi intermedi: il ricorso all’acquisto diretto dal produttore riguarda infatti soltanto il 23 per cento circa dei casi rilevati dalla Guardia di Finanza”, secondo l’indagine conoscitiva dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato.

Allo strapotere contrattuale dei nuovi forti dell’ agroalimentare la Coldiretti è impegnata a reagire con il progetto operativo per una “Filiera agricola tutta italiana” che ha come obiettivo di sostenere il reddito degli agricoltori eliminando le distorsioni e tagliando le intermediazioni con l’offerta attraverso la rete di consorzi agrari, cooperative, farmers market, agriturismi e imprese agricole di prodotti alimentari al cento per cento italiani firmati dagli agricoltori al giusto prezzo.

Registrato presso il Tribunale Civile di Roma, Sezione per la Stampa e l'Informazione al n. 367/2008 del Registro della Stampa. Direttore Responsabile: Paolo Falcioni.
2008 © Copyright Coldiretti - powered by BLUARANCIO S.p.A. | Redazione contenuti

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi